29/05 - 15.40
Questo pomeriggio vi proponiamo due esempi di pianoforte concertante nella musica francese del secondo Ottocento. Si comincia con le Variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra in fa diesis minore di César Franck con Alexis Weissenberg al pianoforte e i Berliner Philharmoniker diretti da Herbert von Karajan. Il secondo ascolto è la Ballata per pianoforte e orchestra op. 19 di Gabriel Fauré interpretata da Louis Lortie al pianoforte e dalla London Symphony Orchestra diretta da Rafael Frühbeck de Burgos.
Scritte nel 1885, le Variazioni sinfoniche per pianoforte e orchestra in fa diesis minore sono considerate il capolavoro di César Franck. Coniugate in una struttura articolata e unitaria, le Variazioni sinfoniche realizzano una sintesi tra la tentazione mistica dell’improvvisazione e l’aspirazione alla coerenza strutturale. Qui Franck raggiunge un equilibrio tra le opposte tensioni che accompagnano tutto il suo itinerario artistico.
Scritta tra il 1877 e il 1879, la Ballata per pianoforte e orchestra op. 19 di Gabriel Fauré è dedicata a Camille Saint-Saëns. Composta per solo pianoforte, viene poi trascritta in una versione per pianoforte e orchestra, in cui la parte strumentale rimane in secondo piano. Secondo Joseph de Marliave, sia il forte cromatismo che i richiami tematici indicherebbero che Fauré avrebbe composto la Ballata pensando alla scena della foresta del Siegfried wagneriano. Quel che è certo è che la partitura si distacca dalla tradizionale passionalità della ballata a favore di un’inedita levità.