21/05 - 12.40
Vi proponiamo l’ascolto di tre quartetti che scandiscono tutto l’Ottocento: da Beethoven a Villiers Stanford passando per Schumann. Datato 1806, il Quartetto per archi n. 7 in fa maggiore, op. 59 n. 1 “Razumowsky” di Ludwig van Beethoven fa parte dei tre quartetti dedicati al conte Andrea Kyrillovic Rasumowski, ambasciatore russo a Vienna. Esempio tra i più alti della cosiddetta seconda maniera del genio di Bonn, il quartetto elabora l’eredità del passato e anticipa sviluppi futuri. Esegue il Quartetto Italiano. Robert Schumann scrisse il Quartetto in fa maggiore op. 41 n. 2 nel 1842, anno in cui compose molta musica da camera. I tre quartetti op.41 sono per il compositore un ininterrotto laboratorio in cui guardare alla tradizione per reinventare processi e modelli formali classici. Esegue il Quartetto Gringolts. Infine il Quartetto n. 1 in sol maggiore op. 44, scritto dall’irlandese Charles Villiers Stanford nel 1891, guarda a Brahms mentre il Novecento sta per irrompere. Esegue il Quartetto Vanbrugh.