Quintetti di Mozart

03/06 - 15.40

Vi proponiamo due quintetti di Wolfgang Amadeus Mozart: il Quintetto per archi in sol minore K. 516 eseguito dal Trio Grumiaux con Arpad Gerecz al secondo violino e Max Lesueur alla seconda viola seguito dal Quintetto per clarinetto e archi in la maggiore K. 581 suonato dal Quartetto Vertavo con Martin Fröst al clarinetto.

Alla formazione del quintetto d’archi Mozart dedicò sei lavori che per molti aspetti costituiscono uno dei vertici della sua produzione cameristica. La complessità di questi quintetti è legata alla destinazione della musica per soli archi ai soli “intenditori”, a differenza della musica da camera con pianoforte o con strumenti a fiato, rivolta a un pubblico più ampio.

Il Quintetto per archi in sol minore K. 516 è, tra i sei, quello che porta forse al grado di maggiore complessità le caratteristiche della scrittura per questa formazione. Si tratta di una partitura in cui melodia e cromatismo si articolano in una riflessività drammatica, dispiegata con coerenza e inventiva da un movimento all’altro fino allo scarto dell’Allegro finale.

Il Quintetto per clarinetto in la maggiore K. 581 presenta invece un’atmosfera solare e distesa. Scritto in un periodo di gravi difficoltà economiche per il clarinettista Antonio Stadler, è l’ultimo lavoro lasciato da Mozart in questo campo. Pietra miliare del repertorio clarinettistico, questo quintetto è uno dei capolavori della letteratura cameristica mozartiana.

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