Valery Gergiev dirige Dimitri Šostakovič. Il grande direttore russo, nato a Mosca nel 1953, guida i Münchner Philharmoniker nell’esecuzione della Sinfonia n. 4 in do minore, op. 43 di Šostakovič.

Accusato di formalismo dal regime sovietico, Šostakovič ritira la Quarta Sinfonia che stava per essere eseguita dalla Filarmonica di Leningrado con la direzione di Fritz Stiedry. “Che sarebbe successo se la Quarta fosse stata eseguita? La situazione non era solo grave, era tragica” – dichiara il compositore. “Per di più, le prove di Stiedry non risultavano solo pessime, erano indecenti. Innanzi tutto, pure Stiedry era spaventato a morte, temendo di essere in pericolo di vita; in secondo luogo non manifestava alcun interesse a studiar la partitura di “un formalista segnato a dito”. Ma cosa si intendeva per “formalismo”? La risposta era questa: In arte il formalismo è l’espressione dell’ideologia borghese ostile allo stato sovietico. Il partito non cessa mai di vigilare e combatte ogni manifestazione, per quanto piccola, di formalismo”.

Solo nel 1961, grazie al disgelo avviato da Kruscèv, la Quarta Sinfonia viene eseguita per la prima volta a Mosca con la direzione di Kirill Kondrašin.