Senti qui

Senti qui: bollettino di informazioni musicali offre agli ascoltatori consigli su prossimi eventi musicali in Toscana, e su nuove – e originali – pubblicazioni in ambito musicologico.

a cura di Delia Casadei,

in onda il secondo mercoledì del mese alle 15.40 e in replica il venerdì successivo alle 10.40

Puntate

January blues

Questa prima puntata dell’anno è all’insegna del January blues, il cuore stanco e rattristato di gennaio, che ci portiamo tutti dietro in questo uggioso ritorno dalle feste. Invece di insistere su un’etica protestante di ostinazione, duro lavoro, e imperitura energia, lasciamoci trasportare dal lutto stagionale di gennaio, sentendolo appieno, anche attraverso la musica. Ci accompagnano in questa missione lo studioso Stefano Zenni, che ci presenta alcune delle perle del Met Jazz, il festival annuale di musica jazz che animerà Prato da gennaio ad aprile, e Tianyi Lu, direttrice d’orchestra del concerto di gennaio dell’Orchestra della Toscana, che ci parla di repertori dimenticati, di lutto, di riflessione, e della magia del concerto d’orchestra come luogo di raccoglimento spirituale.


Canoni e controcanoni è il titolo di questa puntata di dicembre, mese della volta cosmica dal buio alla luce. Ci sono cose, nella storia della musica classica, cadute ingiustamente in oscurità? Come possiamo ascoltarle, capirle, e dirigere luce verso l’oscurità che le avvolge con criterio e amore?
Parliamo della mostra Opera Meets New Media, al Museo del Teatro della Scala di Milano fino al 12 gennaio, introdotta dal direttore scientifico dell’Archivio Ricordi, Gabriele Dotto.
Poi, presentiamo il libro ambizioso e luminoso della critica musicale Kate Molleson, Il suono nel suono: ascoltare davvero il ventesimo secolo (EDT, 2023), che si propone di rendere giustizia a dieci straordinari compositori del Novecento.
Infine chiudiamo, prima degli auguri, con un’intervista con la direttrice d’orchestra Gianna Fratta, che condurrà l’Orchestra della Toscana nel concerto di capodanno al Teatro Verdi di Firenze l’1 gennaio 2025. Musiche di Giacomo Puccini, Ruth Crawford, Emahoy Tsegé-Mariam Guèbru e Benjamin Britten.

Novembre, mese dei morti, è un buon mese per pensare alla natura ciclica delle culture musicali: ciò che rimane dormiente, ciò che si sveglia, ciò che, seppur antico, riesce a sembrarci improvvisamente fresco e nuovo.
Parleremo con Daniela Castaldo, co-direttrice scientifica del DEUMM (Dizionario Enciclopedico Universale della Musica e dei Musicisti), di questa grande enciclopedia musicale italiana che il 30 ottobre si è trasformata (da cartacea che era) in un’interfaccia digitale aggiornata nella forma e nei contenuti, accessibile tramite biblioteche pubbliche e sottoscrizioni private.
Parliamo di suoni esclusi e dimenticati (e poi ritrovati e riascoltati) con Federico Fiori, co-fondatore e direttore del Centro Nub di Pistoia, e consideriamo l’unione di suono, musica e arte nel lavoro di una musicista, Mariam Rezaei, fuori dagli schemi.
Vi segnalo poi due rassegne novembrine al Museo Pecci e, attraverso una chicca di Sun Ra, arriviamo – dulcis in fundo – a Francesco Martinelli che ci presenta le Domeniche in Jazz al Palazzo Blu di Pisa. Martinelli ci spiega i limiti dell’idea di “musica colta” e riflette sull’eredità musicale del jazz (anche quello più spericolato dell’avanguardia anni ’70) in termini di comunità, e di ritorno ai propri “vecchi.” Ci culla, alla fine della puntata, la dolcissima No baby, suonata da Giancarlo Nino Locatelli al clarinetto.

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