Nel 1939 Prokof’ev torna a comporre una Sonata per pianoforte a distanza di sedici anni dalla Quinta: si tratta dell’opera 82. Tra il 1937 e il 1940, due anni dopo il suo rientro in patria, i problemi della vita sovietica sono ormai evidenti e palesi nella vita del compositore. Da questi nascono i dissapori che porteranno alla separazione con la moglie Lina. Ma la vita in Urss offre anche opportunità straordinarie, che un artista curioso e pronto a sperimentare non si fa scappare. È proprio nel 1938, infatti, che la strada di Prokof’ev incrocia quella del regista cinematografico Sergej Michajlovič Ejzenštejn. Da quest’incontro nasceranno capolavori filmici e musicali come Aleksandr Nevskij e Ivan il terribile. Ed è sempre in questo periodo che il compositore e inizia a lavorare a ben tre sonate contemporaneamente: la Sesta, la Settima e l’Ottava. Saranno caposaldi del repertorio strumentale novecentesco in tutto il mondo, grazie anche alle esecuzioni memorabili di Richter e Gilels. E alle mani del primo ci affidiamo per il racconto e l’ascolto della Sesta.