Accardo omaggia Farulli alla Chigiana

Data: 18/08/2021

Città: Siena e Città di Pieve

Fino a 19/08/2021

Musica: Mario Castelnuovo-Tedesco, Robert Schumann

Solista: Salvatore Accardo, violino - Riccardo Zamuner, violino - Francesco Fiore, viola - Cecilia Radic, violoncello - Stefania Redaelli, pianoforte

Salvatore Accardo e il suo ensemble strumentale rendono omaggio a Piero Farulli nell’ambito del Progetto Farulli 100. Doppio appuntamento con il grande violinista mercoledì 18 e giovedì 19 agosto al Chigiana International Festival & Summer Academy 2021.
Mercoledì 18 agosto, alle ore 21.15, nella Chiesa di Sant’Agostino a Siena e il giorno seguente, giovedì 19 agosto, alle ore 21, al Teatro degli Avvaloranti di Città della Pieve, Salvatore Accardo è in concerto con l’ensemble strumentale formato da Riccardo Zamuner al violino, Francesco Fiore alla viola, Cecilia Radic al violoncello e Stefania Redaelli al pianoforte. In programma il Secondo quintetto “Ricordi della campagna toscana” op. 155 di Mario Castelnuovo-Tedesco e il Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 47 di Robert Schumann.

In ricordo di Piero Farulli

L’occasione ideale per ricordare il grande violinista fiorentino Pietro Farulli, morto nel 2012, membro, dal 1947 al 1977, del celebre Quartetto Italiano, fondatore nel 1962 del festival Estate Fiesolana, della Scuola di Musica di Fiesole e dell’Orchestra Giovanile Italiana, impegnato nella promozione dei giovani e nella diffusione della grande musica, valori comuni alla missione più autentica dell’Accademia Chigiana.

Il nome di Piero Farulli è legato in maniera indissolubile all’Accademia Chigiana e alle sue attività formative e concertistiche, che ha svolto assieme a colleghi e allievi per 25 anni, dal 1979 al 2004, in qualità di docente del Corso estivo di perfezionamento per Quartetto d’archi.

Il programma

Entrambe le serate si apriranno con l’esecuzione del Secondo quintetto “Ricordi della campagna toscana” op. 155 che Mario Castelnuovo-Tedesco scrisse a Beverly Hills nell’estate del 1951. Dal carattere descrittivo, rievoca i momenti felici trascorsi dal compositore in Toscana, con riferimenti a luoghi cari e a eventi del folclore locale ed è dedicato ai componenti della propria famiglia: la moglie Clara e i figli Pietro e Lorenzo.

A seguire il Quartetto per pianoforte in mi bemolle maggiore op. 47 di Robert Schumann, considerato oggi uno degli esiti maggiormente significativi del genere quartettistico con pianoforte. È dedicato al violoncellista russo Mathieu Wielhorskij, ma grande rilevanza è data alla parte pianistica, pensata su misura per Clara Wieck, che ne fu la prima interprete nel 1844 a Lipsia. Dei quattro movimenti in cui è articolato, l’Andante cantabile è tra tutti il più noto e presenta una delle melodie più rilevanti del periodo romantico.

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