Al via il Chigiana International Festival

Data: 06/07/2019

Ora: 21:15

Città: Siena

Luogo: Teatro dei Rinnovati

Direttore: Fabio Luisi

Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Musica: Ludwig van Beethoven, Piötr Illič Čiaikovskij

Solista: Lilya Zilberstein

Al via la quinta edizione del Chigiana International Festival & Summer Academy con un concerto dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. Intitolato Out of Nature e dedicato alla natura, il festival si apre sabato 6 luglio alle 21.15 al Teatro dei Rinnovati di Siena con Fabio Luisi sul podio e Lilya Zilberstein al pianoforte.

 

Al suo debutto a Siena, Luisi dirige la Sesta Sinfonia in fa maggiore, op. 68, Pastorale di Ludwig van Beethoven. Un’opera che a inizio Ottocento inaugurava un nuovo capitolo nella storia dei rapporti tra musica e natura, tema del festival quest’anno. Partitura emblematica, la Pastorale è una testimonianza del sentimento d’amore per la natura, e dello stato di contemplazione e beatitudine cui la vita campestre induceva il compositore.

“Più espressione del sentimento che pittura musicale”, così Beethoven definiva la Pastorale. I cinque movimenti che la compongono presentano tuttavia altrettante didascalie narrative. Il primo, Allegro ma non troppo, evoca il Risveglio dei sentimenti all’arrivo in campagna. Il secondo, Andante molto mosso, è intitolato Scena al Ruscello. Il terzo, Allegro, restituisce il clima di una Lieta brigata di campagnoli. Il quarto, ancora Allegro, l’irrompere di un Temporale. L’Allegretto finale porta come titolo Canto pastorale: sentimenti di gioia e gratitudine dopo il temporale.

 

Debutta con Luisi, assieme all’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino, Lilya Zilberstein, protagonista del Concerto per pianoforte e orchestra in si bemolle minore n.1, op.23 di Piötr Illič Čiaikovskij. La pianista moscovita torna a questa partitura, spavalda e intrisa di pathos russo, con la partecipazione di chi vi ritrova le proprie radici.

Il Concerto proietta l’ascoltatore in una dimensione emotiva e in un orizzonte di ascolto tellurici, rivelatori di un’indomita vitalità. Čiaikovskij ne spiega la dinamica in una lettera all’amica Nadežda von Meck. “ll conflitto scoppia fra due avversari di forze uguali”, scrive il compositore. “Alla potenza dell’orchestra e alla sua infinita varietà di colori tiene testa questo avversario minuscolo, ma di pari forza e risoluto. In questa lotta risiedono dei tesori di poesia e molte possibilità esaltanti per un compositore”.

 

Il programma del concerto inaugurale anticipa – afferma il direttore artistico Nicola Sani – l’indirizzo tematico dell’intero Festival. Il suono del nostro tempo è in gran parte inedito e artificiale, un intreccio delle rapide trasformazioni che la tecnologia ha prodotto. Il suono della natura è immerso nel paesaggio sonoro di oggi, che richiede un’attenzione e una riflessione nuova, fin dentro le problematiche dell’ecologia acustica. Non ci resta – come scriveva Olivier Messiaen – “che cercare la verità, il volto della musica perduto da qualche parte nella foresta, nei campi, nelle montagne, o sulla spiaggia, tra gli uccelli”.

 

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