Al via la nona edizione di Materia Prima, il festival di teatro contemporaneo organizzato dall’Associazione Murmuris al Teatro Florida a Firenze. Per un mese, dal 3 al 31 marzo ogni giovedì, in programma le nuove creazioni della scena contemporanea per conoscere le forme del presente e interrogarsi sul futuro. In un continuo confronto tra i diversi linguaggi dello spettacolo dal vivo e l’indagine del rapporto fra scena e pubblico.

Il tema è la famiglia

Tema comune è la famiglia nelle sue molteplici sfaccettature. In questi due anni di pandemia abbiamo trascorso più tempo tra le mura domestiche. Così abbiamo riscoperto il valore della famiglia, abbiamo riacceso legami e messo a fuoco nuovi aspetti delle persone con cui siamo più legati. Per questo il festival esplora questo tema attraverso spettacoli e progetti che ne indagano molteplici sfaccettature. Non solo la famiglia tradizionale ma anche quella elettiva, d’adozione, smarrita, dimenticata, ritrovata, smembrata, inaspettata, nucleo di convivenza, luogo di pace, luogo di vincoli.

Il programma del festival

L’apertura è con Family Affair, progetto di teatro-documentario creato dal Collettivo Zimmerfrei. Impegnato dal 2015 a scandagliare il ruolo della famiglia nella società contemporanea, Zimmerfrei approda dunque a Firenze dopo essere passato dalla Francia all’Ungheria, dal Portogallo alla Polonia e dalla Grecia alla Cina. Lo spettacolo associa narrazione dal vivo e riprese documentarie, realizzate con famiglie fiorentine selezionate attraverso una call pubblica. Debutto giovedì 3 marzo con replica il 4 marzo.

Il secondo appuntamento di Materia Prima (10 marzo) è con Calcinculo di Babilonia teatri, uno spettacolo in forma di musical punk che fotografa il nostro oggi con sguardo tagliente e dolente.

Il 17 marzo sarà la volta di Festen, ispirato all’omonimo film. Una grande famiglia dell’alta borghesia danese si riunisce per festeggiare il sessantesimo compleanno del patriarca, interpretato da Danilo Nigrelli. È l’occasione per affrontare la relazione con la figura paterna, la verità, il rapporto con il potere e l’autorità imposta.

Scritto da Oscar De Summa, Nessun elenco di cose storte (24 marzo) trae ispirazione dal lavoro di Cristina Cattaneo, medico legale, per dare un riconoscimento ai tantissimi migranti morti nel Mar Mediterraneo nel 2015. Lo interpreta e dirige Sandra Garuglieri.

L’ultimo appuntamento è Catterina de Il Lavoratorio, in prima nazionale il 31 marzo. Lo spettacolo è ispirato alla storia vera di Caterina Vizzani, vissuta nel 1700, che dai 14 anni fino alla morte visse come uomo facendosi chiamare Giovanni Bordoni e lavorando come servitore presso vari signori del centro Italia.