Alessandro Cadario e gli artisti residenti dell’Ort

Data: 05/05/2022

Città: Firenze, Bologna, Siena

Fino a 07/05/2022

Direttore: Alessandro Cadario

Orchestra: Orchestra della Toscana

Musica: Respighi, Ghedini, Čajkovskij

Solista: Enrico Dindo, violoncello - Lorenza Borrani, violino - Pietro De Maria, pianoforte

Il direttore e compositore varesino Alessandro Cadario dirigi i tre artisti residenti dell’Ort: Lorenza Borrani, Enrico Dindo e Pietro De Maria. La nuova produzione dell’Orchestra della Toscana debutta giovedì 5 maggio alle 21 al Teatro Verdi di Firenze. Repliche venerdì 6 maggio alle 20.30 all’Auditorium Manzoni di Bologna e sabato 7 maggio alle 21 al Teatro dei Rinnovati di Siena.

Il violoncellista Enrico Dindo ha aperto i concerti dell’Ort a ottobre mentre a febbraio la violinista Lorenza Borrani ha diretto l’orchestra e il pianista Pietro De Maria è salito sul palco a marzo. Ora i tre artisti residenti suonano insieme, con la direzione di Alessandro Cadario. Al centro del programma il Concerto dell’Albatro di Giorgio Federico Ghedini.

Scritta nel 1945 per violino, violoncello, pianoforte, voce recitante e orchestra, questa pagina gioca, attraverso i tre strumenti solisti, con la memoria del concerto grosso barocco. L’impiego degli strumenti solisti non ha nulla di virtuosistico, né si pone alcuna contrapposizione con l’orchestra. Anzi, i solisti sono considerati come voci individuali e concertanti di un gruppo orchestrale assai singolare nelle scelte timbriche.

L’ispirazione letteraria si manifesta solo nel quinto e ultimo movimento, quando un attore – Giovanni Scifoni – declama sulla musica alcuni passaggi di Moby Dick di Herman Melville nella traduzione di Cesare Pavese. Passaggi che hanno il compito di portare lo spettatore sulla proda del Pequod, dove, a un tratto, l’apparizione di un albatro, crea ‘una pausa di penne in mezzo al mare’. Non cessa, intanto, la caccia al leviatano, ossessione del capitano Achab, la leggendaria balena bianca. Quanto basta per immaginare i riferimenti, mai espliciti, alla tragedia bellica appena conclusa e al rifiuto della guerra.

Nel programma della serata anche la suite Rossiniana, ovvero il Rossini ammodernato e ricucito con gusto primo novecentesco da Ottorino Respighi, che attinge dalla raccolta intitolata Peccati di vecchiaia.
In chiusura il Romeo e Giulietta poema sinfonico di Pëtr Il’ič Čajkovskij ispirato alla tragedia shakespeariana. Da qui l’indicazione di ouverture-fantasia nel sottotitolo. La partitura racconta senza bisogno di parole, colonna sonora per un film ideale proiettato nella mente dell’ascoltatore anziché su uno schermo.

Informazioni
Firenze: 055 212320, teatroverdifirenze.it
Bologna: 051 271932, vivaticket.it
Siena: 333 9385543, chigiana.org

Il ritratto di Alessandro Cadario è di Lorenza Daverio

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