Alexander Lonquich è in concerto agli Amici della Musica di Firenze. L’appuntamento è sabato 18 gennaio alle ore 16 al Teatro della Pergola. Il pianista tedesco propone pagine di Beethoven e Brahms, con una breve incursione nel mondo di Schoenberg. Al maestro di Bonn il compito di aprire il programma. Si parte con il Rondò in sol maggiore op. 51 n. 2, una breve opera dal carattere galante realizzata nel 1800 come omaggio per Giulietta Guicciardi. A seguire la Sonata in si bemolle maggiore op. 106 Hammerklavier, nota per le dimensioni monumentali e le difficoltà tecniche profuse da Beethoven a piene mani nei quattro movimenti. Dopo Beethoven è la volta di Brahms e dei suoi Klavierstücke op. 118, sei brani di varia natura composti tra il 1892 e il 1893. Spesso generati da un unico motivo che si trasforma attraverso l’uso della variazione, i Klavierstücke op. 118 sono accomunati da una scrittura che alterna pagine dal tono eroico a momenti di intenso lirismo. Tra i sei Klavierstücke Lonquich incastona il secondo dei Tre pezzi per pianoforte op. 11 di Arnold Schoenberg, proposto nella versione originale e nella trascrizione da concerto di Ferruccio Busoni. Composti tra il 1909 e il 1911, i Tre pezzi op. 11 sono l’emblema della svolta stilistica di Schoenberg. Il loro linguaggio scarno è ormai lontano dalle certezze del sistema tonale.