Data: 31/12/2020
Ora: 22:30
Luogo: in streaming e tv
Direttore: Filippo Maria Bressan
Orchestra: Camerata strumentale "Città di Prato"
Musica: Sibelius, Mozart, Rossini, Beethoven e Strauss
Un capodanno inusuale, quello che ci si appresta a vivere, ma non mancherà la musica classica. La Camerata strumentale “Città di Prato” suonerà durante la notte di San Silvestro.
Giovedì 31 dicembre alle ore 22.30 dal Teatro Politeama Pratese, il direttore Filippo Maria Bressan salirà sul podio della Camerata strumentale “Città di Prato”. In programma musiche di Sibelius, Mozart, Rossini, Beethoven e Strauss.
Il concerto sarà trasmesso su TV Prato (canale 74 del digitale terrestre) e sulle pagine Youtube e Facebook della Camerata strumentale.
La serata è realizzata anche in collaborazione con l’Orchestra Arché e il Teatro Verdi di Pisa, dove sarà trasmesso in tv il 1 gennaio su Canale 50.
Il programma prevede 13 brani. Alberto Batisti, direttore artistico della Camerata, spiega così il programma della serata.
“La composizione scelta per aprire il concerto è un Andante festivo che Jean Sibelius. Compose per la Società delle Nazioni nello stile di un inno strumentale per la Pace, qualcosa di simile a un abbraccio spirituale, carico di luce, intensamente umano. Potrà sembrare una scelta azzardata, ma quelle note di calma serenità trasmetteranno subito il calore di una carezza di conforto, per guardare in alto.
Dopo questo messaggio di raccoglimento, il programma si apre con una Marcia brillante di Mozart, composta come avvio di una gioiosa Serenata. La vitalità travolgente dell’Ouverture da Le Nozze di Figaro è quindi accostata a tre Danze tedesche di sapore popolaresco, caratterizzata dall’impiego di sonagli a imitazione di quelli d’una slitta che scivola sulla neve, un tocco di tenerezza alpina.
Si schiude quindi una sezione dedicata al brio rossiniano, con la vivacità di due tra le sue più celebri Sinfonie di opera buffa, quelle del Barbiere di Siviglia e dell’Italiana in Algeri. Tra queste è collocata una parentesi di danza, l’elegante e spiritoso Passo a sei tratto dal Guglielmo Tell.
L’ultima parte del concerto allinea musiche del compositore che più d’ogni altro ha saputo trasmettere sentimenti di speranza e energia di vita, Ludwig van Beethoven. Il 2020 ha celebrato il 250° anniversario della sua nascita, a pochi giorni di distanza dalla realizzazione di questo concerto, il 17 dicembre.
È una selezione di pagine luminose e brillanti, come il piccolo Minuetto «di congratulazione», composto nel 1822 (mentre Beethoven lavorava già alla Nona Sinfonia) per il compleanno di un amico. È una pagina affettuosamente ironica, che rispolvera scherzosamente la grazia pomposa del minuetto settecentesco, a quell’epoca ormai oggetto d’antiquariato. Colorata dalle percussioni esotiche dei giannizzeri è invece la breve e popolarissima Marcia turca, tratta dalle musiche di scena per Le rovine d’Atene; un geniale pezzo di carattere umoristico, modellato sull’esempio delle musiche «turche» di Mozart.
Il Balletto Le creature di Prometeo è la rappresentazione allegorica d’una figura tratta dalla mitologia classica, presentata come un benefattore dell’Umanità che promuove la civiltà e il progresso sociale. l’Ouverture del Balletto, fremente di vita e d’energia, è accostata al Finale, una gioiosa contraddanza che culmina in apoteosi. Questa medesima contraddanza, che per Beethoven è simbolo di concordia, sarà utilizzata due anni più tardi da Beethoven come tema principale per il radioso Finale della Sinfonia “Eroica”, in forma di variazioni. È un motivo immediatamente riconoscibile e familiare per chiunque ami i capolavori di Beethoven.
In perfetta simmetria con l’apertura, l’ultimo pezzo del programma è una Marcia trionfale grandiosa, festosamente positiva nel suo messaggio augurale di poterci mettere presto di nuovo in cammino, tutti insieme.
Dopo gli indirizzi d’augurio di Orchestra e Direttore, sarà eseguita la Radetzky-Marsch di Johann Strauss padre, in ossequio alla tradizione.”
foto di Augusto Biagini