Colori e profumi sono protagonisti della Madama Butterfly di Giacomo Puccini che debutta giovedì 9 dicembre alle ore 20 al Teatro del Maggio. Francesco Ivan Ciampa, sul podio dell’Orchestra del Maggio, parla di uno spettacolo sinestetico. L’obiettivo è quello di amplificare l’esperienza sensoriale attraverso un suono caratterizzato dalle dicotomie dei colori. Tutto concorre a evocare un luogo dell’anima in cui i suoni diventano profumi. Chiara Muti, che firma la regia, ha immaginato la protagonista imprigionata tra la terra dei suoi avi e il mare da cui è arrivato l’uomo che ama. “Cio-Cio-San è un’esule al confine del nulla – sostiene Chiara Muti – immersa in un paesaggio onirico di luci e pallidi colori. E attraverso la morte, Butterfly non anela ad assolvere sé stessa, ma l’uomo per cui vanamente ha aspettato. È Pinkerton – un vigliacco non un carnefice – che Butterfly uccidendosi libera dal disonore”.

Svetlana Aksenova, al suo debutto sulle scene del Maggio Musicale Fiorentino, è Cio-Cio-San. Il soprano russo sarà una Butterfly già dall’inizio molto disturbata, distrutta dall’alcol, vizio portato in Giappone dagli americani.
“Non chiederò scusa per il mio personaggio – dice Sergei Skorokhodov, interprete di Pinkerton  – ma mi piacerebbe capire cos’è gli è accaduto prima d’incontrare Butterfly”.
Il mezzosoprano Laura Verrecchia interpreta Suzuki, la fedele servitrice, vero e proprio punto fermo rispetto all’instabilità di Cio-Cio-San, quasi ne fosse la sorella maggiore.
Alessandro Luongo si avvicina al console Sharpless come a un personaggio ricco di sfaccettature, costretto in una situazione emotivamente difficilissima da gestire.

Insieme a Chiara Muti, firmano questa messa in scena Leila Fteita per le scene, Alessandro Lai per i costumi e Vincent Longuemare per le luci.
Le altre quattro recite in programma sono in calendario per domenica 12 dicembre alle ore 15.30, martedì 14, venerdì 17 e lunedì 27 dicembre alle ore 20.

Foto di Michele Monasta.