Gli appuntamenti sinfonici del cartellone dell’85° Festival del Maggio Musicale proseguono con un concerto diretto da Diego Ceretta. Venerdì 19 maggio alle ore 20, in Sala Mehta, il nuovo direttore principale dell’Orchestra della Toscana debutta sul podio del Maggio. Si rinnova così dopo quattro anni la collaborazione fra il Maggio e l’Orchestra della Toscana. Un segno di come la volontà di ripristinare le collaborazioni tra le più importanti realtà culturali e didattiche del territorio fiorentino e toscano, espressa dal Commissario Straordinario del Maggio Onofrio Cutaia al momento del suo insediamento, stia dando i suoi primi frutti. “In questo modo – ha sottolineato Ceretta – tornano a comunicare due importanti realtà fiorentine: questo invito da parte del Maggio è stato accolto con entusiasmo da tutta l’Orchestra della Toscana. Per me è davvero emozionante – ha proseguito il giovane direttore – dirigere al Maggio, dove i  direttori ‘di casa’ sono Daniele Gatti, di cui ho avuto la fortuna di essere allievo, e Zubin Mehta”.

Il programma  – che sarà trasmesso in differita da Rai Radio 3 – è dedicato alle composizioni di Dmitrij Šostakovič e Antonín Dvořák.
In apertura il Concerto n. 1 in mi bemolle maggiore op. 107 per violoncello e orchestra di Šostakovič, composto in soli quaranta giorni nel 1959. Il violoncellista Mstislav Rostropovic, a cui è dedicato, lo presentò al pubblico il 4 ottobre dello stesso anno nella Sala Grande della Filarmonica di Leningrado. In questa occasione la solista è Julia Hagen, di ritorno al Maggio a distanza di un anno dal concerto tenuto insieme a Theodor Guschlbauer.
In chiusura, la Sinfonia n. 9 in mi minore op. 95, “Dal Nuovo Mondo” di Dvořák, così chiamata poiché composta negli Stati Uniti, durante il soggiorno del compositore a New York, fra il 1892 e l’anno seguente.

Foto di Marco Borrelli.