Data: 19/03/2022
Città: Firenze
Luogo: Palazzo Strozzi, Museo del Bargello
Fino a 31/07/2022
Ultimi giorni per visitare a Firenze la grande mostra che celebra Donatello, “maestro dei maestri” e artista simbolo del Rinascimento. Rimarrà aperta fino al 31 luglio a Palazzo Strozzi e al Museo del Bargello la retrospettiva che mira a ricostruire il percorso di uno degli autori più importanti dell’arte italiana.
Figura di riferimento del Quattrocento, secolo d’oro dell’arte italiana, Donatello è stato, insieme a Brunelleschi e Masaccio, tra i prediletti della famiglia Medici. Fu lui a dare il via alla stagione artistica del Rinascimento fiorentino, proponendo nuove tecniche e idee che hanno segnato la storia dell’arte occidentale. Con le sue opere Donatello rivoluziona l’idea di scultura, unendo le scoperte sulla prospettiva a un nuovo concetto di plasticità. Tema centrale della sua opera è la dimensione umana in tutte le sue sfaccettature: dalla dolcezza alla crudeltà, dalla gioia al dolore più straziante.
Curata da Francesco Caglioti, professore ordinario di Storia dell’Arte medievale presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, Donatello, il Rinascimento ospita circa 130 opere tra sculture, dipinti e disegni con prestiti provenienti da quasi sessanta tra i più importanti musei e istituzioni al mondo. A confronto con i capolavori di Donatello ci sono quelli di artisti a lui contemporanei – Brunelleschi e Masaccio, Mantegna e Giovanni Bellini – ma anche successivi, come Raffaello e Michelangelo.
Distribuita su due sedi, Palazzo Strozzi e il Museo Nazionale del Bargello, la mostra si articola in quattordici sezioni. Si inizia dagli esordi e dal dialogo con Brunelleschi, proponendo il confronto tra i due celebri Crocifissi lignei provenienti dalla Basilica di Santa Croce e da quella di Santa Maria Novella. Si procede poi attraverso i luoghi per cui Donatello ha lavorato: Siena, Prato e Padova, oltre a Firenze. Conclude la mostra una sezione speciale dedicata all’influenza di Donatello sugli artisti a lui successivi, tra cui Raffaello, Michelangelo e Bronzino.
Foto di Ela Bialkowska Okno studio.