Si intitola Variazioni sopra la morte e l’amore il concerto che il chitarrista Eliot Fisk tiene mercoledì 7 agosto alle 21.15 a Palazzo Chigi Saracini a Siena per il Chigiana International Festival. Aperta dalla Méditation sur ma morte future di Froberger, la serata è dedicata alla memoria del padre di Fisk, recentemente scomparso.

Così ne parla lo stesso chitarrista: “Quando ho scelto il titolo e il repertorio del programma del concerto all’Accademica Chigiana, ho pensato solo al significato puramente artistico. Non potevo sapere che sarebbe diventato un epitaffio al mio amatissimo padre, inaspettatamente scomparso a 96 anni proprio il 20 luglio di quest’anno!

La musica di Froberger m’ha colpito già da adolescente, quando mio padre ha comprato un disco interpretato da Gustav Leonhardt. La voce di Froberger mi ha cambiato la vita, soprattutto la sua bellissima e originale Méditation sur ma mort future. Il suo tombeau per se stesso diventò quasi la mia prima trascrizione per chitarra, iniziando un lavoro che continua ancora oggi.

Infatti, l’arte della trascrizione ha assunto un ruolo fondamentale nella mia vita in musica. Questa mia passione per la trascrizione trova eco nel primo gruppo di opere barocche che aprono il concerto. Le ho scelte tra maestri del cembalo (Froberger, Couperin e Haendel), della chitarra barocca (de Murcia) e del liuto barocco (Gaultier e Weiss).

Poi continuo con brani neoclassici, tornando a concetti barocchi (Poulenc, Ohana) per finire la prima parte con gli studi di Leo Brouwer, a cui mi uniscono 45 anni di stretta amicizia. Conoscendo la sua passione per la spontaneità, mi permetto momenti di pura improvvisazione. E così trasformo pezzi apparentemente semplici in studi di virtuosismo formidabile.

La seconda parte del concerto presenta variazioni di due compositori americani su due temi famosi. Si tratta del postmodernista Robert Beaser con la sua versione della canzone popolare Shenandoah. Infine eseguo una selezione dalle 51 variazioni sopra il tema del Capriccio 24 di Paganinidi scritte da George Rochberg. Queste variazioni originalmente scritte per violino le ho ‘rubate’ per la chitarra con l’approvazione del compositore.

Così, questo programma diventa una testimonianza del ‘cammin della mia vita’”.

Eliot Fisk