Forte-Piano-Forte: Maurizio Baglini

Data: 04/06/2019

Ora: 20:00

Città: Firenze

Luogo: Teatro del Maggio

Solista: Maurizio Baglini

È fissato martedì 4 giugno alle 20 il nuovo appuntamento con Forte-Piano-Forte, ciclo di concerti organizzato con l’Accademia Bartolomeo Cristofori nella Sala Orchestra del Teatro del Maggio Fiorentino. Ad esibirsi al fortepiano ci sarà Maurizio Baglini, che eseguirà Rondò “à la Mazur” op. 5, Mazurkas op. 24, Quattro Études op. 10, Allegro de concert op. 46 dal repertorio di Frédéric Chopin. A seguire Le mie gioie di Frédéric Chopin/Franz Liszt, le Variations sérieuses op. 54 di Felix Mendelssohn-Bartholdy e Sulle ali del canto di Felix Mendelssohn-Bartholdy/Franz Liszt.

Indiscussi re della tastiera, Chopin e Liszt hanno dedicato la maggior parte dei lori sforzi creativi alla letteratura pianistica. Le opere dell’uno e dell’altro non hanno solamente immortalato il momento d’oro del pianismo ottocentesco, hanno anche segnato una svolta tecnico-stilistica in campo pianistico. A tal proposito, spiccano nella carrellata dei brani di Chopin in programma i Dodici Studi op. 10, prima delle due famose raccolte del compositore polacco. Pubblicati nel 1833, e dedicati all’amico e collega Franz Liszt, gli Studi op. 10 rappresentano l’apripista al virtuosismo strumentale che verrà portato ai vertici proprio da Liszt.

Da buon funambolo della tastiera, Franz Liszt si dilettava anche a trascrivere, arrangiare e parafrasare brani di altri autori. Nel chilometrico catalogo del compositore ungherese compaiono anche i due brani in programma. Il primo è la trascrizione di un canto polacco già messo in musica da Chopin, Le mie gioie. Il secondo è la trascrizione di un lied di Mendelssohn Auf Flügeln des Gesang.

Le Variations sérieuses op. 54 di Mendelssohn appartengono invece al genere molto in voga nell’Ottocento del tema e variazioni. Mendelssohn aveva maturato l’interesse per questa forma attraverso lo studio dei classici. Nella sua opera le variazioni non si limitano a ornare esclusivamente il tema ma ne approfondiscono anche le trame contrappuntistiche. L’aggettivo sérieuses si addice infatti a un’opera che denuncia il legame con il contrappunto severo inserito nella cornice di leggerezza ed eleganza della scrittura di Mendelssohn.

Ulteriori informazioni.

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