Data: 22/06/2023
Ora: 20:00
Città: Firenze
Luogo: Sala Mehta
Direttore: Daniele Gatti
Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Musica: Pëtr Il'ič Čajkovskij
Daniele Gatti dirige per la prima volta tutte le sei sinfonie di Pëtr Il’ič Čajkovskij nell’ambito dell’85esimo Festival del Maggio. I tre concerti con l’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino sono in programma giovedì 22 e mercoledì 28 giugno e sabato 1 luglio, tutti alle ore 20 in Sala Zubin Mehta. Tutti i concerti saranno trasmessi in differita da Rete Toscana Classica in data da destinarsi.
Alle sinfonie il compositore russo ha dedicato quasi tutta la seconda metà della sua vita. Inoltre, la mole delle composizioni sinfoniche – Ouverture, Fantasie, Serenate, Suite, Danze, ecc. – rivela un’attitudine alla libera invenzione strumentale, che Čajkovskij non sempre adattava alla grande forma. La sinfonia è stata per lui un contenitore in cui riversare il suo mondo sentimentale, allontanandosi spesso dagli schemi tradizionali. La Prima e la Seconda sinfonia sono le più legate alla tradizione russa per l’uso di materiali tematici popolari. La Terza risalta per la scrittura caratterizzata dal ricorso massiccio al contrappunto. La Quarta e la Quinta hanno forma ciclica adottando il principio del tema ricorrente. La Sesta, infine, si distingue per il finale innovativo, inaspettatamente chiuso da un tempo lento, il canto del cigno del compositore.
Il concerto del 22 giugno pone in apertura la Sinfonia n. 3 in re maggiore op. 29, Polacca, che Čajkovskij iniziò a comporre nel giugno del 1875 per completarla l’agosto seguente. Questa sinfonia si distingue nella produzione del compositore per due motivi: è la sola in tonalità maggiore e in cinque movimenti.
Chiude la Sinfonia n. 5 in mi minore op. 64 che, riprendendo il principio della Quarta Sinfonia, scritta ben undici anni prima, si pone anch’essa sotto il segno del “fato”. Dalla Quarta riprende anche il principio ciclico dell’idea ricorrente, o motto, che torna in tutti e quattro i movimenti da cui la Quinta è composta.
Foto di Marco Borggreve.