Il pianista russo Grigory Sokolov è in concerto venerdì 7 giugno alle 20 al Teatro del Maggio Fiorentino. Realizzato in collaborazione con gli Amici della musica di Firenze, il recital è tutto dedicato a Beethoven e a Brahms. Nella prima parte della serata Sokolov interpreta la Sonata in do maggiore op. 2 n. 3 e le Undici bagatelle op. 119 di Beethoven mentre nella seconda parte sono protagonisti i Sei Klavierstücke op. 118 e i Quattro Klavierstücke op. 119 di Brahms.

Sokolov è nato a San Pietroburgo, ha intrapreso gli studi musicali all’età di cinque anni e due anni più tardi ha cominciato gli studi con Liya Zelikhman alla Scuola Centrale Speciale del Conservatorio di Leningrado. A 12 anni ha tenuto il suo primo recital pubblico e il suo prodigioso talento è stato riconosciuto nel 1966 quando, a soli sedici anni, è diventato il più giovane musicista di sempre a vincere il Primo Premio al Concorso Internazionale Čajkovskij di Mosca. Si è esibito con le maggiori orchestre prima di dedicarsi esclusivamente al pianoforte solo. Sokolov tiene circa settanta concerti ogni stagione, immergendosi completamente in un singolo programma e presentandolo in tutte le principali sale d’Europa.

Le interpretazioni del pianista russo prendono vita con intensità mistica dalla profonda conoscenza delle opere che fanno parte del suo vasto repertorio. I programmi dei suoi recital abbracciano dalle trascrizioni della polifonia sacra medievale alle composizioni di riferimento del XX secolo. Nutre un profondo interesse e un’estrema conoscenza tecnica dei pianoforti che suona. Prima di ogni esibizione passa molte ore di studio sul palcoscenico per capire le possibilità dello strumento con cui dovrà condividere il momento del concerto. La critica è affascinata dall’abilità di Sokolov di proporre interpretazioni sempre nuove dei pezzi che suona. Ha la capacità di articolare le voci interne di una struttura polifonica e di estrarre un’infinita varietà di dinamiche e di suoni dal pianoforte.