I 50 anni della Scuola di Musica di Fiesole

La Scuola di Musica di Fiesole festeggia 50 anni di vita. Fondato nel 1974 da Piero Farulli, viola del celebre Quartetto Italiano e musicista militante, questo laboratorio didattico ha conquistato rapidamente autorevolezza e fama internazionale. Oggi è considerato un avamposto formativo d’eccellenza, grazie alla collaborazione di celebri musicisti che hanno contribuito a tracciare modi inediti per la diffusione della cultura e della pratica musicale.

Far musica significava per Farulli – e significa tutt’oggi – colmare una grave lacuna culturale avvicinando il maggior numero di persone a capolavori dell’arte altrimenti sconosciuti. Offrire a tutti l’opportunità di crescere sul piano civico e interpersonale praticando la musica d’insieme, esempio di cooperazione alla costruzione della bellezza.

Coerentemente con le motivazioni che hanno portato alla fondazione della Scuola, l’insegnamento vi si configura tutt’oggi non solo come un percorso di apprendimento dell’arte musicale, ma anche come iter formativo della persona tout court.

Nata come Associazione, la Scuola si espande all’inizio degli anni ’80 occupando le aule di Villa La Torraccia. Nel 1986 la Scuola diviene una Fondazione, mentre nel 2001 assume la qualifica di ONLUS e nel 2019 aggiorna lo statuto in vista di una trasformazione in ETS. Nel 2013 il Ministero dell’Università e della Ricerca autorizza la Scuola al rilascio dei Diplomi di Alta Formazione Musicale (laurea triennale), cui nel 2019 si aggiunge l’autorizzazione per il Biennio magistrale, mentre è del 2018 l’accreditamento del Triennio jazz.

Se i corsi superiori qualificano la Scuola di Musica di Fiesole come un’università a tutti gli effetti, la caratteristica peculiare dell’istituzione risiede nel fatto che la sua offerta formativa spazia in tutti gli ambiti, facendone un unicum nel panorama didattico internazionale. Luogo privilegiato per la formazione musicale infantile, la Scuola offre oggi un ingresso accogliente ed articolato con il corso MusicaMi (basato sul metodo Gordon, da 0 a 5 anni), le lezioni condivise del biennio SuonInsieme, l’attività in ensemble di principianti con strumenti a fiato e a percussione di S-bandiamo!, la propedeutica ritmico-corale. Accompagna poi bambini e ragazzi nell’intero percorso che conduce ai corsi accademici, attraverso le diverse esperienze individuali, in ensemble e nelle compagini orchestrali che segnano la crescita di ognuno.
Sono moltissimi infine i giovani musicisti che a Fiesole frequentano i corsi di alto perfezionamento, tenuti da sempre da docenti-concertisti di fama internazionale.
Anche il settore amatoriale riceve ampia attenzione, con corsi aperti ad allievi di tutte le età che si riuniscono in gruppi da camera, nelle compagini corali e nell’Âmateur Music Ensemble.

Adesso la Scuola di Musica di Fiesole è impegnata a mettere in sempre più stretta comunicazione i vari settori che la compongono, per esempio la preparazione “classica” e quella  jazz. E a sviluppare – coerentemente con la sua impostazione plurale – nuove strategie per l’alfabetizzazione musicale dei piccoli; ampliando e curando i progetti gratuiti nei quartieri fiorentini, resi possibili dal sostegno della Fondazione CR Firenze e di Unicoop Firenze; incrementando le competenze dei docenti per affrontare in modo inclusivo le neurodiversità; sviluppando la creatività e la fantasia degli studenti con progetti speciali e aprendosi a progetti di interdisciplinarietà e contatto tra le diverse arti.

In questo ambito di ricerca si colloca il progetto Il lavoro del musicista su se stesso curato dall’attore Roberto Salemi, un percorso di studio intensivo (nel mese di giugno) durante il quale gli allievi dei corsi AFAM compiranno un viaggio in cinque tappe attraverso esercizi teatrali mirati alla scoperta del sé fisico e mentale, modellati su quelli che un allievo attore affronta all’inizio della sua formazione artistica. Trattandosi di un laboratorio rivolto a musicisti, una parte del lavoro si svolgerà in relazione allo strumento musicale che, come estensione stessa del corpo fisico del musicista, sarà parte integrante dello studio e delle esperienze proposte.

Tra i progetti speciali L’opera che non c’è, laboratorio collettivo diretto da Aldo Tarabella nel quale bambini e ragazzi che frequentano i corsi di base della Scuola stanno preparando i materiali musicali che comporranno una nuova opera in otto quadri: ciascuno di essi rappresenterà in musica uno stato d’animo o una situazione emotivamente rilevante nella quale vengono a trovarsi, nella dimensione del sogno, i giovanissimi musicisti nella notte che precede un concerto importante. L’opera che non c’è andrà in scena nel 2025, come una sorta di conclusione delle celebrazioni del 50esimo compleanno della Scuola.

I corsi accademici offrono un ampio ventaglio di possibilità, compreso il Triennio di tecnico del suono, per esplorare ogni opportunità di crescita: dal tirocinio nelle orchestre infantili alla partecipazione alle lezioni di perfezionamento, dagli allestimenti sinfonici, corali e operistici agli incontri di approfondimento con celebri artisti Nei “linguaggi” della musica, dalle occasioni di confronto con gli autori di pubblicazioni di argomento musicale a cura della biblioteca (il ciclo Parlando di musica) alla mobilità col progetto Erasmus+, fino alle tante occasioni di performance, tra cui quelle autogestite dagli studenti nello spazio Stasera mi butto.

In occasione del 50esimo compleanno la Scuola celebra il centenario pucciniano il 21 giugno al Teatro Romano di Fiesole con l’allestimento di Gianni Schicchi. Il cast vocale viene preparato da Alessandro Corbelli. Edoardo Rosadini dirige l’Orchestra Galilei, mentre la regia è affidata a Matelda Cappelletti.
Insieme all’opera pucciniana ci sarà Pierrot lunaire di Schönberg, nel centenario della celebre prima italiana che l’autore diresse proprio a Firenze, nella Sala Bianca di Palazzo Pitti, alla presenza di Giacomo Puccini e Luigi Dallapiccola. Al pianoforte di Alexander Lonquich si unirà l’ensemble formato da allievi dei Corsi di perfezionamento e dell’OGI, con la partecipazione vocale di Sonia Bergamasco.

La Festa della Musica del 24 giugno sarà di nuovo (dopo gli anni difficili del Covid) una grande kermesse musicale nella quale, accanto a percorsi tematici e strutturati con varie modalità di performance, saranno coinvolti tutti gli allievi della Scuola, compresi i partecipanti alle attività dei nuclei decentrati e dell’Orchestra inclusiva della Toscana.

Recentissima è la notizia che la Scuola si è aggiudicata un importante bando europeo biennale, che condividerà nel ruolo di capofila con l’Istituto Superiore di Studi Musicali della Valle d’Aosta e il Conservatorio di Matera, l’Accademia di Belle Arti di Catania e l’Università della Calabria. Il Progetto IMPACT (International Music and Performing Arts Contaminations and Trainings) mira a rafforzare la strategia di internazionalizzazione delle istituzioni AFAM e delle università italiane coinvolte verso i Paesi europei ed extra-europei, basandosi sulla progettazione, sperimentazione e validazione di un’offerta formativa innovativa dall’approccio multidisciplinare, che coinvolge musica, teatro, danza e opera. Partner extraeuropeo del progetto è NEOJIBA, il sistema brasiliano di educazione musicale orchestrale dello Stato di Bahia, di cui è direttore artistico il pianista e direttore d’orchestra Ricardo Castro.

Come ha dichiarato il Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, “dall’ormai lontano 1974 la geniale creatura del mai dimenticato Piero Farulli di strada ne ha fatta davvero tanta ed è oggi una solida istituzione formativa, che ha contribuito a educare generazioni di bambini e ragazzi e a diffondere la cultura musicale con metodi di studio all’avanguardia, facendo tesoro dei più grandi strumentisti e dei maggiori talenti in campo musicale a livello internazionale. Ne è piena espressione l’Orchestra Giovanile Italiana, che compie oggi quarant’anni e che è anch’essa una realtà consolidata nel panorama musicale italiano ed europeo. La Regione sostiene e continuerà a sostenere la Scuola e il suo impegno nelle prossime importanti sfide, per fare insieme della Toscana una regione che anche con la musica, così come con il patrimonio artistico e paesaggistico, può parlare al mondo.

Il 40esimo compleanno dell’Orchestra Giovanile Italiana (nella foto) è l’occasione per festeggiare una delle più lungimiranti iniziative di Piero Farulli, che per primo in Italia volle dedicare un corso di qualificazione professionale ai musicisti dell’orchestra: dal 1984 i corsi dell’OGI hanno formato migliaia di musicisti, oggi attivi nelle orchestre di tutta Europa. Dopo i concerti lombardi con la Johannes Passion di Bach diretta da Marco Berrini con il Coro Giovanile Italiano e il Coro dell’Almo Collegio Borromeo, l’OGI è stata protagonista il 9 maggio del concerto commemorativo del 50esimo anniversario della strage di Piazza della Loggia sotto la guida di Tito Ceccherini, con una prima assoluta di Stanze di lontananza di Mauro Montalbetti, la Pavane pour une infante défunte di Maurice Ravel e la Terza Sinfonia di Jean Sibelius.

Il 10 giugno l’Orchestra Giovanile Italiana partecipa al 86° Festival del Maggio Musicale Fiorentino, diretta nella Sinfonia n. 4 (prima versione) di Anton Bruckner da Alexander Lonquich. Il concerto si apre in una dimensione cameristica – tanto importante nel progetto OGI fin dagli esordi – con lo stesso Lonquich al pianoforte e due prime parti dell’orchestra: il primo violino Hanna Schmidt e la spalla dei violoncelli Leonardo Voltan. Insieme offrono il Trio in mi bemolle maggiore “Notturno” D. 897 di Franz Schubert.

La musica da camera è al centro dell’attività dell’Orchestra Giovanile Italiana anche nel mese di luglio, quando la sessione di lavoro – che inizia a Fiesole il 9 – porta gli ensemble dell’OGI a riempire di musica la Sala Pegaso di Palazzo Strozzi Sacrati, col patrocinio della Regione Toscana, venerdì 12, sabato 13 luglio (ore 19) e domenica 14 luglio alle 11.

Subito dopo l’OGI sarà ospite del 49esimo Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano per proseguire lo stage cameristico-orchestrale con altri due appuntamenti in ensemble (alla Collegiata di Cetona il 16 luglio e a Palazzo Ricci il 17 luglio) e partecipare ad una serie dal titolo Amadeus e le virtuose, nella quale sette concerti pianistici mozartiani saranno diretti dalla valente bacchetta di Michele Gamba ed eseguiti da sette eccellenti pianiste. Ad aprire la serie, venerdì 19 luglio, Leonora Armellini e Mariangela Vacatello, direttrice artistica del Cantiere, mentre sabato 20 una vera e propria maratona esecutiva impegna i musicisti negli altri cinque concerti mozartiani con due appuntamenti, il primo alle 18 ed il secondo alle 21:30, con la partecipazione solistica di Chiara Biagioli, Antonia De Pasquale, Alessandra Ammara e Serena Valluzzi (in via di definizione l’ultima solista). Le cadenze dei concerti sono state commissionate dal Cantiere a sette allievi compositori dell’Accademia di Santa Cecilia, e così la musica di Mozart sarà a colloquio con la scrittura contemporanea.

In settembre l’orchestra partecipa al Festival Verdi 2024 Parma e Busseto con l’allestimento di Un ballo in maschera diretto da Fabio Biondi, con la regia di Daniele Menghini ed il Coro del Teatro Regio di Parma: le prove si terranno per sei giorni alla Scuola e proseguiranno al Teatro Verdi di Busseto fino alla prima delle cinque recite previste, il 27 settembre.

All’inizio di dicembre la Scuola ospita il celebre direttore danese Thomas Dausgaard, che guida l’OGI nella Quinta Sinfonia di Bruckner in calendario al Teatro del Maggio il 5 dicembre.

Delle celebrazioni fanno parte anche iniziative complementari, quale la borsa di studio Piero Faulli in collaborazione con l’Associazione Piero Farulli – la musica un bene da restituire ONLUS, uno speciale concorso destinato ad individuare un/una giovane violista che potrà beneficiare di un sostegno economico di 15.000 euro per due anni a fronte della presentazione di un progetto formativo e dell’esecuzione di un impegnativo programma musicale dinanzi ad una severa giuria presieduta dal decano dei violisti Bruno Giuranna.

L’Associazione Piero Farulli organizza anche – in collaborazione con la Scuola e col patrocinio del Comune di Fiesole – un convegno dal titolo Memorie di futuro che sabato 19 ottobre celebra Adriano Latini a 100 anni dalla nascita: il Teatro di Fiesole ospita una giornata di studi e musica che sarà aperta dai saluti istituzionali di Gianni Letta, Presidente dell’Associazione Piero Farulli. Parteciperanno Claudio Martini Sovrintendente della Scuola di Musica di Fiesole, insigni musicologi, neuroscienziati, esperti della formazione musicale e scolastica in situazioni disagiate, sono previsti gli interventi musicali dell’Orchestra Crescendo Molto diretta da Martina Chiarugi e dell’Orchestra Astrolabio diretta da Samuele Zagara.

La Scuola organizzerà – a partire dall’autunno 2024 e nel corso del 2025 – uno o più convegni internazionali mirati a riflettere sul valore dell’esperienza fin qui fatta e sulle prospettive della formazione musicale nei tempi a venire.
I tanti materiali d’archivio degli intensi 50 anni di vita della Scuola di Musica di Fiesole saranno infine proposti in un percorso espositivo che unirà foto, manifesti e contributi audiovisivi.

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