La Camerata strumentale di Prato presenta Saint Nicolas, cantata di Benjam Britten, mercoledì 17 e giovedì 18 aprile nella Chiesa di San Domenico a Prato. Sul podio Jonathan Webb. Alla Camerata si uniscono per l’occasione il tenore Mark Milhofer, il Coro di voci bianche della Scuola di Musica Giuseppe Verdi, il Coro Euphonios, il Coro “Città di Prato” e gli Archi e percussioni della Scuola di Musica “Verdi”.

Da molti anni la Camerata ha eletto Britten a suo santo protettore.
L’esperienza de L’Arca di Noè ha guidato la Camerata nelle scelte e nel modo di interpretare il ruolo dell’orchestra come luogo d’incontro della comunità e strumento di partecipazione.
The Song of the Ladder, l’opera commissionata a John Barber per celebrare i venticinque anni di vita della Camerata, è nata dalla lezione di Britten.
La Cantata Saint Nicolas, composta nel 1948 dal musicista britannico per l’anniversario di una scuola, è il suo primo lavoro in cui studenti, musicisti amatoriali e musicisti professionisti sono chiamati a dar vita a un grande affresco musicale animati da un condiviso senso di responsabilità e dalla gioia di far musica insieme, ciascuno secondo le proprie abilità.
La scelta di collocare l’esecuzione di Saint Nicolas nella Chiesa di San Domenico sottolinea il valore comunitario di questa proposta, in uno spirito di continuità con la missione a fare di Prato un laboratorio di musica come strumento di crescita sociale, accessibile a tutti.
Anche quest’anno al grande progetto di comunità, contribuiscono le forze fresche degli studenti della Scuola di Musica “Giuseppe Verdi”, che si uniranno all’Orchestra della Camerata strumentale, il Coro giovanile della Scuola di Musica “Verdi”, il Coro Euphonios, e il Coro “Città di Prato” (che unisce il Coro degli adulti della Scuola “Verdi” e il Coro “Pratolirica”), per un totale di 167 esecutori.