La nuova stagione del Maggio è tutta un festival

Data: 29/09/2022

Città: Firenze

Luogo: Teatro del Maggio

Fino a 15/04/2023

La nuova stagione del Maggio Musicale Fiorentino, da settembre 2022 ad aprile 2023, segna l’avvio di due festival “satelliti”, costole di quello storico, che l’anno prossimo toccherà la sua 85esima edizione.
Il primo è il Festival d’Autunno del Maggio: parte il 29 settembre e sarà dedicato a Giuseppe Verdi con Il trovatore, Ernani e Don Carlo nella versione italiana in quattro atti.
Il secondo è il Festival di Carnevale del Maggio che verrà varato il 13 gennaio e sarà dedicato al mito di Faust e a Goethe.
In complesso dieci opere liriche – più due opere dedicate ai bambini e ai più giovani, alle famiglie e alle scuole – e venticinque concerti sinfonici nelle due sale, la Grande e la Zubin Mehta.

Le opere

Questi i titoli lirici in sequenza cronologica: Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini in settembre, Il trovatore di Giuseppe Verdi a fine settembre e ottobre, Alcina di Georg Frederich Händel nell’allestimento del Salzburger Pfingstfestpiele con l’Orchestra Les Musiciens du Prince – Monaco in ottobre, Ernani in novembre e Don Carlo di Giuseppe Verdi a fine dicembre e inizio gennaio 2023. Quest’opera inaugurerà il palcoscenico della Sala grande finalmente completato tecnologicamente. Con il nuovo anno sarà la volta de La Finta semplice di Wolfgang Amadeus Mozart in gennaio al Teatro Goldoni, Doktor Faust di Ferruccio Busoni in febbraio, La traviata di Giuseppe Verdi in febbraio, The Rake’s Progress di Igor Stravinsky in marzo e per concludere Carmen di George Bizet a fine marzo e fino a metà del mese di aprile.

Due le opere dedicate ai bambini. La prima è Faust in coproduzione con Venti Lucenti con l’Orchestra Giovanile Italiana, in novembre e inizio dicembre al Teatro Goldoni. A fine marzo e inizio aprile in Sala Mehta arriverà invece L’italiana in Algeri di Gioachino Rossini con l’Orchestra Giovanile Italiana.

I direttori

Grande equilibrio nell’impegno dei due cardini artistici del Maggio Musicale Fiorentino, il direttore emerito a vita Zubin Mehta e il direttore principale Daniele Gatti. Entrambi saranno sul podio per più di venti volte ciascuno tra opere e concerti. Gatti dirigerà Il barbiere di Siviglia, Don Carlo e The Rake’s Progress mentre a Mehta toccheranno Il trovatore, La traviata e Carmen.
Al loro fianco una sequenza di nomi di altissimo profilo direttoriale impegnati sia sul versante operistico che concertistico. Si tratta di Herbert Blomstedt, Theodor Guschlbauer, Charles Dutoit, Andrés Orozco Estrada, James Conlon, Christoph Eschenbach, sir Marc Elder, Diego Fasolis, Marc Albrecht, Ingo Metzmacher e Gianluca Capuano. A questi si aggiunge il debutto al Maggio di Dame Jane Glover per un concerto sinfonico in novembre.

Le orchestre e i solisti

Due le Orchestre ospiti sul fronte sinfonico; la Gustav Mahler Jugendorchester e l’Orchestra Filarmonica di Montecarlo.
Tra i solisti ascolteremo al pianoforte Andrea Lucchesini, Maurizio Pollini, Martha Argerich,  Yefim Bronfman e Rudolf Buchbinder. Ci saranno poi Luca Benucci al corno, Marco Salvadori all’oboe e Alejandra Rojas Garcia al fagotto, tutte prime parti dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino. A loro si aggiungerà anche Salvatore Quaranta, spalla dell’Orchestra, a testimoniare l’eccellente livello dell’orchestra del Maggio.

I registi e le voci

Sono di Damiano Michieletto l’ormai storica regia de Il barbiere di Siviglia e quella più recente di Alcina. Cesare Lievi firma Il trovatore, Leo Muscato Ernani, Roberto Andò Don Carlo, Claudia Blersch La finta semplice, Davide Livermore Doktor Faust e La traviata, Frederic Wake Walker The Rake’s Progress.
Nelle dieci opere liriche le locandine schierano molti dei più prestigiosi e celebri nomi del panorama lirico mondiale. Accanto ad artisti affermati nei più importanti teatri internazionali ci saranno giovani emergenti come i talenti dell’Accademia del Maggio Musicale Fiorentino. Per citare solo alcuni nomi: Cecilia Bartoli in Alcina, Plàcido Domingo in La traviata, Clémentine Margaine in Carmen e Alexander Vinogradov nel Don Carlo.

Foto di Marco Borggreve

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