La prima volta di Emmanuel Tjeknavorian con l’Ort

Data: 25/01/2024

Ora: 21:00

Città: Firenze, Cascina, Livorno

Fino a 27/01/2024

Direttore: Emmanuel Tjeknavorian

Orchestra: Orchestra della Toscana

Musica: Mozart, Schubert, Mahler

Solista: Valerie Eickhoff, mezzosoprano

Per la prima volta l’austriaco Emmanuel Tjeknavorian dirige l’Orchestra della Toscana a fianco del mezzosoprano Valerie Eickhoff. Appuntamenti giovedì 25 gennaio al Teatro Verdi di Firenze, venerdì 26 alla Città Del Teatro di Cascina e sabato 27 al Teatro Goldoni di Livorno.

“Credo che oggigiorno la gente abbia bisogno di musica che possa provocare reazioni come lacrime o risate. Emozioni forti, comunque”. È il pensiero di Emmanuel Tjeknavorian, nemmeno trent’anni e già alla sua seconda vita. Quella da direttore d’orchestra. La prima, da concertista di violino, la sta man mano accantonando. Come se già ne avesse ottenuto il massimo possibile: l’affermazione al prestigioso Concorso “Sibelius” otto anni fa, i dischi che ne son venuti, l’aver imbracciato a lungo uno Stradivari.

Oggi che ad attrarlo è soprattutto il podio (il padre direttore, d’origine persiano-armena, gli ha dato le prime lezioni), la sua filosofia di lavoro si condensa in queste massime: “Il direttore non deve imporre agli altri come suonare. In orchestra ci sono musicisti eccezionali che sanno perfettamente ciò che devono fare. Ognuno di loro ha una propria opinione su come dovrebbe suonare il pezzo che stiamo preparando insieme. Perciò compito del direttore che abbia una sua visione dell’opera è raccogliere e modellare le tante, differenti opinioni in una visione omogenea”.

Dopo aver diretto principalmente orchestre austriache e tedesche, la mattina del 25 gennaio – lo stesso giorno del concerto di Firenze – Tjeknavorian sarà nominato nuovo direttore musicale dell’Orchestra Sinfonica di Milano. Il suo habitat naturale è quello del repertorio viennese. Il programma con l’Orchestra della Toscana ne è un esempio.

La Sinfonia K. 338 di Mozart, tiene conto dello stile italiano di moda all’epoca ma già lo inserisce entro un discorso di stringente logica musicale, immergendolo nella densa sostanza timbrica messa a punto da Haydn, il papà della sinfonia viennese.
Quarant’anni dopo, nel 1818, ecco lo Schubert ventunenne della Sesta sinfonia inginocchiarsi ai piedi di Haydn e di Mozart, a quell’epoca assurti a modelli ineludibili.
Con un gran salto che ci porta a fine Ottocento, ascoltiamo Mahler: quattro Lieder su testi ricavati dal Knaben Wunderhorn, il “Corno magico del fanciullo”, raccolta di antiche poesie popolari tedesche compilata a inizio secolo dai poeti Clemens Brentano e Achim von Arnim. Si tratta di Verlorne Müh, Wer hat dies Liedel erdacht?, Rheinlegendchen e Wo die schönen Trompeten blasen. A interpretarle è il mezzosoprano Valerie Eickhoff, coetanea di Tjeknavorian, affermatasi nel 2021 al prestigioso Concorso Ard.

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