Lilya Zilberstein e i suoi figli alla Chigiana

Data: 10/07/2019

Ora: 21:15

Città: Siena

Luogo: Palazzo Chigi Saracini

Interpreti:

Lilya Zilberstein

Anton Gerzenberg

Daniel Gerzenberg

Lilya Zilberstein e i suoi figli Anton e Daniel Gerzenberg interpretano i capolavori della letteratura pianistica per 2,  4,  6 mani e per 2 pianoforti mercoledì 10 luglio a Palazzo Chigi Saracini alle 21.15 per il Chigiana International Festival.

I tre interpreti si esibiranno in un tour de force virtuosistico in spettacolare crescendo. Si prenderà le mosse dalla Sonata n. 3 in fa diesis min. op. 23 di Aleksandr Skrjabin e dalla Sonata n. 23 in fa min. op. 57 “Appassionata” di Ludwig van Beethoven. A seguire la Fantasia in fa min. per pianoforte a quattro mani op. 103 D. 940 di Franz Schubert e il Rondeau brillante per pianoforte a sei mani op. 227 di Carl Czerny. In chiusura la Sonata per due pianoforti FP 156 di Francis Poulenc.

Aleksandr Skrjabin scrive la Sonata n. 3 tra il 1897 e il 1898 in un momento di crisi sentimentale. A 26 anni, il compositore decide di sposare la pianista Vera Isakovic ma presto emergono profonde differenze tra i due.

Come la Quinta Sinfonia, l’Appassionata, scritta entro il 1805, è rimasta l’esempio archetipico del cosiddetto stile eroico di Ludwig van Beethoven. Il compositore peraltro non gradiva molto il soprannome dato dall’editore a questo capolavoro dell’arte pianistica. Ferruccio Busoni giunse addirittura a mettere in secondo piano l’importanza dell’elemento passionale. Secondo Busoni la Sonata presenta i tratti di un eloquio veemente costruito con ferreo rispetto delle leggi della retorica.

La Fantasia, pubblicata come op. 103 da Diabelli dopo la morte di Franz Schubert, fu scritta nel 1828 e dedicata alla contessa Carolina Esterhàzy. La forma della fantasia è intesa da Schubert in senso romantico come poesia dell’immaginario, naturale espressione della libertà creatrice. Similmente alla Wanderer-Phantasie, il lavoro si articola in quattro movimenti, collegati tra di loro, in una libera forma di sonata.

Nell’impressionante catalogo di 861 composizioni di Carl Czerny, allievo di Beethoven e a sua volta maestro di Liszt, figurano molti Rondò brillanti. Tra questi, l’op. 227 spicca per la particolare spettacolarità dovuta all’inconsueta scrittura a sei mani.

Le opere per due pianoforti di Francis Poulenc rappresentano una parte importante del suo repertorio. La Sonata per due pianoforti, del 1953, è moderna nella sua tendenza all’essenzialità e allo stesso tempo romantica. Vi si riconoscono influenze e citazioni da Rachmaninov, Prokof’ev e Ravel.

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