Lilya Zilberstein suona il Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 op. 37 di Beethoven domenica 26 febbraio alle 17 al Teatro Manzoni di Pistoia. È questo il cuore del prossimo concerto della 18esima Stagione Sinfonica Pistoiese curata da Daniele Giorg. L’Orchestra Leonore sarà guidata in quest’occasione dal giovane direttore britannico Finnegan Downie Dear, vincitore nel 2020 del Concorso internazionale per direttori d’orchestra “Gustav Mahler” di Bamberg.

Ad aprire il programma, una originale composizione per orchestra costruita su melodie folk: Rissolty, Rossolty di Ruth Crawford Seeger (1901-1953), prima donna americana vincitrice del Premio Guggenheim nel 1930.

A seguire Lilya Zilberstein interpreta il Concerto composto dal genio di Bonn tra il 1800 e il 1803 nella “fatidica” tonalità di do minore, quella già della Patetica e tra qualche anno della Quinta sinfonia: pagina che apre una nuova fase, quella centrale, nella parabola creativa di Beethoven. Il concerto riscosse un immediato e duraturo successo, divenendo, per tutto l’Ottocento il concerto pianistico beethoveniano più eseguito.

Chiude il concerto, uno dei capolavori del repertorio novecentesco, il mondo fiabesco di Ma mère l’oye di Ravel, che riprende il titolo della raccolta I racconti di Mamma Oca di Perrault. Qui la musica non solo è mezzo evocativo, ma diventa racconto, narrazione. La Bella addormentata dorme al placido ritmo d’una pavana su accordi dolci e favolosi. Un’altra Bella, dalla voce suadente, e una Bestia dalla voce profonda e roca intrattengono al ritmo d’un valzer lento il loro dialogo. Pollicino è colto nel momento di sconforto in cui non trova più la sua traccia di briciole nel bosco. Laideronnette, imperatrice di un’esotica terra di sogno, si spoglia per il bagno mentre si ode un esile e fantastico tintinnare di mille piccoli strumenti irreali. Infine, si è trasportati in un Giardino Fatato, ricco di semplici ma indicibili bellezze.

Foto di Andrej Grilc.