Fa parte del progetto Regeneration Opera la rassegna lirico-sinfonica a cura di Amat in programma al Teatro dei Rinnovati di Siena dal 22 ottobre al 6 dicembre. La direzione artistica onoraria è di Quirino Principe.
La giovane Orchestra di Amat, la Unconventional Orchestra, debutta nel teatro senese con un progetto pluriennale aperto da tre produzioni musicali. Il primo appuntamento è con Pierino e il Lupo di Prokof’ev e Il Carnevale degli Animali di Saint-Saens sabato 22 ottobre alle ore 21. La voce narrante sarà di Pamela Villoresi. Patrizia Montanaro e Luigi Caselli al pianoforte. Sul podio della Unconventional Orchestra Concetta Anastasi. Il secondo appuntamento sarà con la Terza Sinfonia di Beethoven e La Bella Magelone di Brahms mercoledì 30 novembre alle ore 21. Gran finale con l’opera lirica in un atto Gianni Schicchi di Puccini martedì 6 dicembre alle ore 21.
Prenotazioni biglietti a partire dal 19 ottobre al numero 331 2358945.

Il progetto

Regeneration Opera è un percorso pluriennale fatto di musica, formazione, ricerca e nuove tecnologie. Un progetto volto alla divulgazione culturale e nello stesso tempo all’innovazione delle forme e delle prassi. Una sintesi fra tradizione e tradimento, un dialogo tra generazioni in campo culturale e musicale.

Il progetto è svolto in collaborazione con il Comune di Siena e sostenuto dal Consiglio Regionale Toscano, dal Ministero della Cultura e dalla Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Sono coinvolte anche la Fondazione Santa Maria della Scala e due istituzioni dell’Università di Siena: il Master in Comunicazione di Impresa e il Fab Lab del Santa Chiara Lab. È in corso, infatti, la progettazione di prototipi legati a una nuova fruizione della musica dal vivo. Lo scopo è quello di incentivare la partecipazione dei giovani e di fargli sperimentare la magia senza tempo del teatro.

“Per ideare questo progetto – racconta Francesca Lazzeroni, direttrice generale di Amat – siamo partiti da alcune domande. Qual è l’ostacolo che separa i giovani dalla cultura come la intendiamo noi? Cosa fare per entrare nel loro raggio di interesse? Quali forme e nuove narrazioni utilizzare? Per aiutarci a rispondere a queste domande abbiamo interpellato un centinaio di giovani del territorio regionale. E grazie alla collaborazione con il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Siena abbiamo attivato tavoli di coprogettazione con i giovani senesi”.

“Il nostro punto di partenza – afferma Costanza Renai, coordinatrice dei progetti artistici di Amat – è ascoltare i ragazzi. Cercare di capire le loro aspettative e metterci in gioco come operatori culturali”.

“Nel far questo – aggiunge Concetta Anastasi, direttrice artistica di Amat – abbiamo come punto imprescindibile la qualità. Su tutti i livelli. Da quella dei docenti dei laboratori a quella delle nostre proposte culturali. Ma intesa anche come qualità della relazione e dello scambio intergenerazionale tra allievi e docenti.