Data: 02/09/2022
Ora: 21:00
Città: Firenze
Luogo: Cavea del Teatro del Maggio
Direttore: Theodor Guschlbauer
Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Musica: Mozart, Beethoven
Solista: Andrea Lucchesini, pianoforte
Il Teatro del Maggio riprende la sua attività venerdì 2 settembre alle ore 21 con un concerto omaggio offerto alla Città di Firenze eseguito nella suggestiva Cavea. Il primo appuntamento sinfonico della nuova stagione vede alla guida dell’Orchestra del Maggio Theodor Guschlbauer.
In programma la Sinfonia in re maggiore K. 385, Haffner di Wolfgang Amadeus Mozart, il Concerto in do maggiore op. 15 per pianoforte e orchestra di Ludwig van Beethoven e in chiusura la Sinfonia in do maggiore K. 425, Linz sempre di Mozart. Al pianoforte Andrea Lucchesini.
L’ingresso al concerto è gratuito ma è necessario richiedere il biglietto, fino ad esaurimento dei posti disponibili, presso la Biglietteria del Maggio (dal martedì al venerdì: 11-13/15-18; sabato: 11-14; da due ore prima degli spettacoli) o telefonicamente presso il Servizio Cortesia (fino al 31 agosto al numero +39 055 2001278 e a partire dal 1 settembre al nuovo numero +39 055 2779309) o via mail a cortesia@maggiofiorentino.com.
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia in re maggiore K. 385 Haffner
Allegro con spirito / Andante / Minuetto e Trio / Presto
Il 16 luglio 1782 era andato in scena Il ratto dal serraglio e per Mozart si apriva un periodo di lavoro intenso. In quei giorni il padre lo informa della richiesta di musiche da parte del borgomastro di Salisburgo Siegmund Haffner (lo stesso committente della Serenata K. 250): nonostante che Mozart avesse lasciato la città natale dopo la rottura con l’arcivescovo Colloredo, era una proposta che si non poteva rifiutare. Il 20 luglio Wolfgang scrive al padre: “Lavorerò il più presto possibile, e cercando di scrivere bene, per quel che la fretta mi consente”; il 27 luglio spedisce il primo tempo; il 31 si scusa di non aver ancora finito; il 7 il lavoro (non ancora una Sinfonia, ma una Serenata) è terminato.
Nel febbraio 1783 il padre rispedisce a Vienna il manoscritto e Mozart, eliminando una Marcia introduttiva e uno dei due Minuetti, si ritrovò pronta una Sinfonia, la prima scritta a Vienna, che presentò al pubblico del Burgtheater di Vienna il 23 marzo 1783. Il primo tempo, Allegro con spirito, da eseguirsi “con fuoco” presenta un primo tema dal ritmo marziale e dal carattere energico, cui fa seguito una figurazione dolce e cantabile e, alla fine dell’esposizione, un disegno nuovamente di tono vigoroso. L’Andante successivo ci riporta a una dimensione più gentile, di tenera eleganza, mentre il Minuetto, di impronta haydniana, è di nuovo pieno di energia. Il Presto finale, da eseguirsi “il più veloce possibile”, si basa su due temi principali che si ripresentano e vengono elaborati in una concisa struttura a rondò.
Ludwig Van Beethoven
Concerto n. 1 in do maggiore op. 15 per pianoforte e orchestra
Allegro con brio / Largo / Rondò: allegro scherzando
Il Concerto op. 15 non è in realtà il primo dei 5 concerti che Beethoven scrisse per pianoforte e orchestra, ma il secondo, preceduto dall’op.19, che porta il numero 2 solo per questioni di cronologia di edizione. Il Concerto in do maggiore risente di quello “stile militare” che Alfred Einstein riscontra in molti concerti mozartiani, fra cui il K. 503, modello immediato del Concerto op. 15. Caratteristiche di questo stile sono scanditi tempi di marcia, robusti effetti di crescendo, ritmi energici, presenza in orchestra di trombe e timpani, con esplicito riferimento alla musica militare.
Composto fra il 1795 e il 1798 ed eseguito all’Hofburgtheater di Vienna il 29 marzo 1795, inizia con un Allegro con brio in cui risuonano squilli di trombe e ritmi marziali, tipici dell’energico “stile militare”, cui si contrappone un secondo tema più cantabile, pieno di grazia settecentesca. L’accostamento fra questi due temi prepara l’entrata del solista che sfoggia da subito la propria abilità virtuosistica. Il Largo seguente è permeato da un lirismo dolce e avvolgente, che ricorda molti Adagi mozartiani. Dopo un passaggio misterioso e dolcissimo di note ribattute, lo straordinario Rondò finale suscita un’impressione di improvviso capovolgimento espressivo: la forza ritmica e sonora dello stile della danza popolaresca esprime un’energia lontana dai canoni settecenteschi e fa trasparire la futura carica rivoluzionaria della personalità beethoveniana.
Wolfgang Amadeus Mozart
Sinfonia in do maggiore K. 425 Linz
Adagio. Allegro spiritoso / Andante / Minuetto e Trio / Presto
Composta alla fine di ottobre del 1783, la Sinfonia in do maggiore K. 425 Linz deve il suo titolo alla cittadina dove Mozart si trovava di passaggio al tempo e dove avrebbe tenuto un’accademia privata. Al programma musicale proposto mancava tuttavia un pezzo d’apertura e così Mozart compose in tutta fretta la sinfonia in tempo utile per il concerto. Molte delle scelte stilistiche di questa pagina rimandano al modello sinfonico di Haydn, dalla brillante strumentazione dove figurano le trombe e i timpani, elementi tipici di occasioni celebrative festose, all’impostazione dei quattro movimenti. Per la prima volta, ad esempio, Mozart fa precedere l’Allegro iniziale da un Adagio introduttivo, tratto distintivo di tanti lavori di Haydn. Seguono un secondo tempo in ritmo di Siciliana (danza frequentemente utilizzata dall’illustre collega), un Minuetto di carattere rustico e un Presto conclusivo ricco di contrasti dinamici improvvisi ed episodi contrappuntistici.
Foto di Michele Monasta