Risurrezione di Franco Alfano al Maggio

Data: 17/01/2020

Ora: 20:00

Città: Firenze

Luogo: Teatro del Maggio

Direttore: Francesco Lanzillotta

Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Musica: Franco Alfano

Interpreti:

Caterina Mikaïlowna (Katiusha) Anne Sophie Duprels

Principe Dimitri Ivanovitch Nekludoff Matthew Vickers

Simonson Leon Kim

Sofia Ivanowna Francesca Di Sauro**

Matrena Pavlovna / Anna Romina Tomasoni

Una vecchia serva Nadia Pirazzini*

Vera / La Korableva Ana Victoria Pitts

Fenitchka Barbara Marcacci*

La Gobba Filomena Pericoli*

La Rossa Nadia Sturlese*

Una donna Silvia Capra*

Kritzloff / Secondo contadino Lisandro Guinis*

Capo Guardiano Gabriele Spina*

Guardiano Giovanni Mazzei*

Un impiegato della stazione Nicolò Ayroldi*

Un ufficiale / Primo contadino Nicola Lisanti*

Un mujich Egidio Massimo Naccarato*

Un cosacco Antonio Montesi*

Fedia Giulia Bruni ***

Prima detenuta Delia Palmieri*

Seconda detenuta Monica Marzini*

Terza detenuta Giovanna Costa*

Altre detenute Livia Sponton*, Sabina Beani*, Katja De Sarlo*, Nadia Pirazzini*

 

*artisti del Coro del Teatro del Maggio – **artisti dell’Accademia del Maggio – ***Coro di voci bianche

Regia: Rosetta Cucchi

Al Maggio arriva Risurrezione, l’opera che rivelò il talento di Franco Alfano. Su libretto di Cesare Hanau dal romanzo di Tolstòj, quest’opera “dimenticata” approda sul palco fiorentino nell’allestimento firmato da Rosetta Cucchi per il Wexford Festival Opera. Francesco Lanzillotta sul podio a dirigere l’Orchestra e il Coro del Maggio Musicale Fiorentino. La regia di Rosetta Cucchi si avvale delle scene di Tiziano Santi. I costumi sono di Claudia Pernigotti, le luci di Ginevra Lombardo su progetto di D.M. Wood. Al soprano francese Anne Sophie Duprels è affidato il ruolo di Katiusha, mentre  Matthew Vickers è il principe Dimitri. La prima è venerdì 17 gennaio alle 20. Repliche domenica 19 (ore 15.30), martedì 21 e giovedì 23 gennaio.

Franco Alfano si innamora, nel 1902, del romanzo di Lev Tolstòj. Il compositore si avvale della collaborazione del giornalista Cesare Hanau, che firma il primo libretto in prosa della storia dell’opera italiana. Il libretto segue in gran parte la versione teatrale di Henri Bataille. L’eccezione più importante riguarda l’episodio dell’attesa del treno alla stazione, marginale nel romanzo e su cui invece Alfano costruisce tutto il secondo atto. E anche l’elemento di critica sociale, al centro della fonte letteraria, risulta attenuato a favore dell’elemento sentimentale.

I quattro atti dell’opera fotografano le sfortunate vicende della protagonista Katiusha e del suo amore infelice per il principe Dimitri. Dopo essersi conosciuti da ragazzini, i due si ritrovano la sera di Pasqua nella casa di Sofia Ivanovna, zia di Dimitri per la quale Katiusha lavora come dama di compagnia. L’amore, già provato durante l’adolescenza, rinasce più forte. Katiusha cede a Dimitri, che la mattina dopo parte per il fronte. Nei mesi seguenti la ragazza scopre di essere incinta. Cacciata dalla casa di Sofia Ivanovna per le sue condizioni, si reca alla stazione in attesa del convoglio su cui sta viaggiando il principe per rivederlo. Ma quando lo vede con un’altra donna, Katiusha si allontana senza parlargli. La sua esistenza da quel momento è segnata da una tragica parabola discendente. Morto il suo bambino, per sopravvivere diventa una prostituta. In seguito viene condannata ingiustamente al carcere e ai lavori forzati per la morte di un cliente. Dopo averla trovata, Dmitri si offre di sposarla ma Katiusha, stravolta dalla sofferenza e dalla degradazione morale, lo allontana. Pur amandolo ancora profondamente, la protagonista sceglie di sposare un detenuto politico e di condividere con lui i lavori forzati in Siberia. Solo rinunciando all’amore potrà finalmente risorgere e ottenere il suo riscatto morale.

Risurrezione debutta il 30 novembre 1904 al Teatro Vittorio Emanuele di Torino e porta per la prima volta alla ribalta il nome di Alfano. “L’importanza della partitura – sottolinea Francesco Lanzillotta – risiede nella ricerca di un linguaggio che, pur affondando le proprie radici nel passato, si sviluppa attraverso nuovi percorsi. In Risurrezione orchestrazione, armonia e rapporto testo-linea vocale schiudono le porte di un secolo colmo di inedite e differenti estetiche: il Novecento”.

La recita del 17 gennaio 2020 sarà trasmessa in diretta da Rai Radio3.

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