Roméo et Juliette per la prima volta al Maggio

Data: 27/04/2022

Ora: 20:00

Città: Firenze

Luogo: Auditorium del Maggio

Fino a 10/05/2022

Direttore: Henrik Nánási

Orchestra: Coro e Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino

Musica: Charles Gounod

Interpreti:

Capulet Francesco Milanese
Roméo Juan Diego Flórez
Frère Laurent Evgeny Stavinsky
Tybalt, neveu de Capulet Giorgio Misseri
Pâris Francesco Samuele Venuti
Mercutio Alessio Arduini
Benvolio, ami de Roméo Lulama Taifasi
Le Duc de Vérone Adriano Gramigni
Grégorio, valet de Capulet Eduardo Martínez Flores
Stéphano, page de Roméo Vasilisa Berzhanskaya /Maria Barakova (10/5)
Juliette, fille de Capulet Valentina Naforniţă
Gertrude, nourrice de Juliette Xenia Tziouvaras

Regia: Frederic Wake-Walker

L’opera Roméo et Juliette, scritta da Charles Gounod tra il 1865 e il 1867, va in scena per la prima volta al Maggio Musicale Fiorentino. La prima è mercoledì 27 aprile alle ore 20 in Sala Mehta. Repliche martedì 3, giovedì 5 e martedì 10 maggio sempre alle ore 20 e domenica 8 maggio alle ore 15.30. Alla guida del Coro e dell’Orchestra del Maggio c’è Henrik Nánási. La regia è di Frederic Wake-Walker. Juan Diego Flórez nel ruolo di Roméo e Valentina Naforniță nel ruolo di Juliette.

La prima del 27 aprile segna il 155esimo “compleanno” dell’opera, andata in scena la prima volta il 27 aprile 1867 al Théâtre Lyrique di Parigi. Il progetto di realizzare un’opera su Romeo e Giulietta di Shakespeare accompagnò Charles Gounod fin da giovane e per oltre un ventennio. Dopo la vittoria del Prix de Rome nel 1839, il compositore iniziò a comporre un’opera sul libretto di Felice Romani I Capuleti e i Montecchi ma senza portarla a compimento. Nel 1865, nel pieno della maturità stilistica, tornò sul dramma shakespeariano affidando la stesura del libretto a Jules Barbier e Michel Carrè, già autori del Faust.

Articolato in cinque atti in cui si alternano dialoghi parlati e numeri chiusi – secondo il modello dell’opéra-comique – Roméo et Juliette presenta alcune differenze sostanziali rispetto alla fonte originaria. Tra queste l’aggiunta del personaggio di Stéphano, paggio di Roméo interpretato en travesti da una voce femminile. Inoltre la scena del risveglio di Juliette alla fine dell’opera consente un ultimo straziante duetto con l’amato morente. Ma ciò che più risalta è l’assoluta supremazia del tema d’amore sul tema della rivalità tra famiglie, che nella fonte shakespeariana è invece di pari importanza. Quale unico motore dell’opera, l’amore tra i due giovani e sfortunati protagonisti determina infatti ogni scelta drammaturgica di Gounod. Così i quattro duetti simmetrici, uno per ogni atto a eccezione del terzo, costituiscono l’ossatura del dramma. Sempre più complessi dal punto di vista formale e drammatico, scandiscono l’evoluzione psicologica dei due protagonisti.

Grazie alla Fondazione CR Firenze, la recita del 5 maggio è in vendita con uno sconto del 50% sui biglietti di ogni settore.

Foto di Michele Monasta

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