Data: 21/10/2021
Ora: 20:00
Città: Firenze
Luogo: Teatro del Maggio
Direttore: Sir John Eliot Gardiner
Orchestra: Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino
Musica: Dvořák, Schubert
Sir John Eliot Gardiner è per la terza volta alla guida dell’Orchestra del Maggio Musicale Fiorentino giovedì 21 ottobre alle ore 20. In programma La strega di mezzogiorno op. 108 e la Sinfonia n. 5 in fa maggiore op. 76, entrambe di Antonín Dvořák. Tra le due pagine del compositore ceco, la Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore D 125 di Franz Schubert.
Gardiner sarà di nuovo sul podio del Teatro del Maggio venerdì 19 novembre 2021, ore 20, per la prima delle sei recite di Falstaff di Giuseppe Verdi, per la regia di Sven-Eric Bechtolf. Le altre recite di Falstaff si terranno il 21, il 23 e il 30 di novembre 2021 e il 3 e 5 dicembre 2021.
Ispirato alle ballate popolari dello scrittore boemo Karel Jaromír Erben, il poema sinfonico La strega di mezzogiorno racconta una storia macabra. La protagonista è una madre che rimprovera il figlio capriccioso invocando l’arrivo di Polednice, la strega di mezzogiorno che rapisce i bambini. In men che non si dica, la minaccia si trasforma in realtà e sulla porta di casa si materializza la vecchia strega pronta a portare via il bambino. La madre, disperata, per proteggere il figlioletto lo stringe tra le braccia con tale foga da soffocarlo involontariamente.
La Sinfonia n. 2 in si bemolle maggiore di Schubert si articola in un Adagio introduttivo seguito da un Allegro in forma-sonata, un Andante, qui in forma di tema con variazioni, un Minuetto in stile settecentesco e un Presto finale. Mentre si mostra rispettoso delle convenzioni classiche, soprattutto nei movimenti centrali, Schubert manifesta intraprendenza e voglia di sperimentare in campo armonico e formale. Lo testimoniano le modulazioni originali e inaspettate del primo tempo e i marcati contrasti dinamici e timbrici di matrice beethoveniana nell’ultimo movimento.
Composta in poche settimane durante l’estate del 1875, la Sinfonia n. 5 in fa maggiore di Dvořák si guadagnò l’appellativo di ‘Pastorale’ per via dei toni leggiadri e sereni che la caratterizzano. Non a caso, ad aprire il primo movimento è un motivo bonario, che assume poi le sembianze di allegra fanfara, accompagnato da un secondo motivo, di stampo bucolico, intonato dagli archi.
Foto di Michele Monasta