Un inedito di Mario Castelnuovo-Tedesco nel concerto dell’Orchestra della Toscana diretto dal suo nuovo primo violino William Chiquito. Due gli appuntamenti: venerdì 25 marzo alle 21 al Teatro Verdi di Firenze e martedì 29 marzo sempre alle 21 al Teatro Verdi di Pisa. In programma arrangiamenti e trascrizioni per orchestra d’archi, opere a volte dimenticate o riscoperte, ma in qualche modo parte della storia della musica cameristica.

Si inizia dal Divertimento per archi K 136 di un Mozart adolescente che – di ritorno dai suoi viaggi in Italia con il padre – compone uno dei suoi primi esperimenti nel campo del quartetto per archi. La scrittura è aperta anche a una orchestra da camera e rispecchia già la qualità del compositore nel rielaborare personalmente differenti modelli culturali.

A seguire una partitura inedita a lungo dimenticata del compositore fiorentino Mario Castelnuovo-Tedesco: il suo arrangiamento per archi della Partitura in si minore per violino di Johann Sebastian Bach. Si tratta della prima esecuzione, dopo un’attenta revisione del manoscritto autografo, di quest’opera mai pubblicata, realizzata per un festival bachiano a Los Angeles nel 1951, con il compositore ancora in vita.

In chiusura un’altra trascrizione, firmata da Gustav Mahler, del Quartetto in re minore D 810 “La morte e la fanciulla” di Schubert. Il titolo è un esplicito riferimento all’omonimo Lied per canto e pianoforte scritto dallo stesso Schubert nel 1817. Settant’anni dopo Mahler lo trascrive per orchestra d’archi, sottolineandone e rafforzandone il carattere drammatico.

Informazioni al numero 055 212320 e all’indirizzo e-mail teatro@orchestradellatoscana.it.