Il pianista ucraino Vadym Kholodenko, vincitore nove anni fa del Concorso Van Cliburn, è l’ospite d’onore del nuovo concerto dell’Ort. In bilico tra Romanticismo e Novecento storico, il programma comprende pagine di Casella, Rachmaninov, Martucci e Stravinskij. L’appuntamento è mercoledì 6 aprile alle ore 21 al Teatro Verdi di Firenze con Andrea Battistoni sul podio dell’Orchestra della Toscana.

Un viaggio musicale nella Ville Lumière e nella Belle Epoque per celebrare il Novecento e quella straordinaria stagione di progresso e prosperità che fu l’inizio del secolo. Veronese di nascita, Battistoni, detiene il record di direttore più giovane scritturato alla Scala nel 2012. Da allora una carriera in continua ascesa che si consolida approdando al ruolo di bacchetta principale della Filarmonica di Tokyo. Nel suo libro Non è musica per vecchi, pubblicato da Rizzoli, ribadisce l’assoluta attualità della musica classica.

Proprio alla modernità della musica è dedicato questo concerto in cui troviamo il Notturno scritto nel 1901 da Giuseppe Martucci.
Del 1910, e poi rivisto negli anni Quaranta, è L’uccello di fuoco. Con questa partitura per balletto ispirata a una fiaba russa Igor Stravinskij si presentò alla ribalta parigina.
Per la danza – e in omaggio alla figlioletta – Alfredo Casella scrisse nel 1940 il Divertimento per Fulvia.
La scrisse invece per se stesso Sergej Rachmaninov nel 1937 la celebre Rapsodia su un tema di Paganini. Il modello è il trascendentale virtuosismo violinistico dei Capricci paganiniani. Virtuosismo con cui si misura Vadym Kholodenko, uno dei pianisti musicalmente più dinamici e tecnicamente dotati della sua generazione. Il suo ultimo disco solista per l’etichetta Harmonia Mundi, con opere di Scriabin, ha vinto il prestigioso Diapason d’Or.

Informazioni al numero 055 212320 e all’indirizzo e-mail teatro@orchestradellatoscana.it.

Il ritratto di Vadym Kholodenko è di Jean-Baptiste-Millot.