Il pianista Martin Helmchen e il violinista Frank Peter Zimmermann sono in concerto al Teatro del Maggio Musicale domenica 20 giugno alle ore 20. Il programma è interamente dedicato alle sonate per violino e pianoforte di Ludwig van Beethoven.

Il pensiero musicale di Beethoven prende forma sul pianoforte, ma il violino non gli era estraneo. Infatti le sue Sonate per violino e pianoforte delineano un percorso alla conquista di uno stile sempre più personale, in un graduale affrancamento dai modelli di stampo barocco, da Haydn e da Mozart. A ventisette anni Beethoven compone per violino e pianoforte le tre Sonate op. 30. Sei anni dopo, nel 1803, scrive la celebre Sonata a Kreutzer op. 47 e, dopo dieci anni di silenzio nel genere, la Sonata op. 96, l’ultima.

Zimmermann e Helmchen propongono per prima la Sonata per violino e pianoforte op. 30 n. 3, con la sua atmosfera serena, allietata da guizzi umoristici, e ritmicamente incalzante.
A seguire la Sonata in la maggiore op. 47, a Kreutzer, abbozzata nel 1802 e completata nel 1803, dedicata al violinista francese Rodolphe Kreutzer. Beethoven l’aveva conosciuto a Vienna e lo ammirava molto ma Kreutzer quella Sonata non la eseguì mai, ritenendola troppo difficile oltre che bizzarra. I due strumenti dialogano alla pari con una gestualità brillante, incalzante e ricca di contrasti.
In chiusura la Sonata in sol maggiore op. 96, nata negli stessi anni in cui vedono la luce la Settima e l’Ottava Sinfonia. Con queste condivide i toni apollinei, gli equilibri formali e l’anelito alla semplicità.

Foto di Irene Zandel