Zubin Mehta di nuovo sul podio del Maggio per il quarto appuntamento con il Ciclo Beethoven in programma venerdì 15 ottobre alle ore 20. Il concerto, originariamente previsto per il 10 settembre, propone due delle più famose sinfonie del genio di Bonn. In apertura la Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 “Eroica” e a seguire la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67. Il ciclo di concerti si concluderà all’inizio del nuovo anno, il 4 gennaio 2022 alle ore 20 con la Sinfonia n. 8 in fa maggiore op. 93 e la Sinfonia n. 9 per soli, coro e orchestra. Quest’ultime sinfonie saranno inoltre proposte per il concerto di capodanno del 31 dicembre 2021.

La Sinfonia n. 3 in mi bemolle maggiore op. 55 fu presentata agli editori come ‘Sinfonia grande’ da un Beethoven ben consapevole dell’eccezionalità della sua nuova creazione. Scritta tra il 1802 e il 1804, prevede una grande orchestra con l’aggiunta inusuale di tre corni per più di un’ora di musica. Il dedicatario originario, nonché ispiratore della partitura, era Napoleone Bonaparte. Nell’immaginario di Beethoven rappresentava l’uomo nuovo, il difensore degli ideali repubblicani di libertà, uguaglianza e democrazia. Ma la notizia dell’incoronazione di Napoleone a imperatore mandò su tutte le furie Beethoven che, in un impeto d’ira, stracciò la dedica.

Frutto di un lungo processo creativo, la Sinfonia n. 5 in do minore op. 67 fu invece composta tra il 1804 e il 1807 ed eseguita per la prima volta il 22 dicembre 1808 a Vienna, diretta dallo stesso Beethoven. L’icastico incipit ha garantito alla Quinta la palma di sinfonia beethoveniana più celebre: quattro note che suonano come un drammatico interrogativo a cui urge dare risposta. E Beethoven risponde, nota dopo nota, con un flusso sinfonico dove il principio dialettico della contrapposizione tematica trova la sua massima espressione e dove i contrasti sono accentuati fino allo spasmo.

Foto di Alberto Conti.