La nostra serata all’opera è dedicata a Die tote Stadt di Erich Wolfgang Korngold. Definito ancora in giovane età “un genio” da Mahler, Korngold era figlio del critico musicale della Neue Freie Presse di Vienna. Allievo di Zemlinsky, le sue prime opere vengono dirette e promosse da Bruno Walter. L’avvento del Nazismo e le persecuzioni contro gli ebrei lo costringono a lasciare l’Europa per Hollywood. Qui, grazie al sodalizio con Max Reinhardt, intraprende una seconda carriera da compositore di colonne sonore. Al Sogno di una notte di mezza estate di Reinhardt seguono pellicole di grande successo con Errol Flynn, che gli valgono due Oscar. Die Tote Stadt, basato sul romanzo Bruges la morte di Georges Rodenbach, è il capolavoro di un compositore ventitreenne ma già all’apice della carriera. L’opera si impone come uno dei maggiori successi degli anni ‘20.

La storia intreccia amore e morte con visioni oniriche e ossessioni religiose. Il protagonista Paul si trasferisce a Bruges dopo la morte prematura della moglie Marie.Qui incontra Marietta, una donna che sembra essere Marie reincarnata. Tra i due si scatena un gioco di seduzione in cui si inserisce anche Frank, un amico di Paul. Ma alla fine tutto si rivela un incubo catartico.

L’esecuzione che vi proponiamo è quella diretta da Erich Leinsdorf con Coro del Bayerischen Rundfunk, Tölzer Knabenchor e Orchestra del Münchner Rundfunk.

René Kollo è Paul e Carol Neblett è Marietta mentre Benjamin Luxon interpreta Franck. Completano il cast Carol Neblett (apparizione di Marie), Rose Wagemann (Brigitta), Hermann Prey (Fritz, il Pierrot), Gabriele Fuchs (Juliette), Patricia Clark (Lucienne), Anton de Ridder (Gaston e Victorin) e Willi Brokmeier (Conte Albert).