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Bernard Haitink, morto nell’ottobre del 2021, dirige la Royal Concertgebouw Orchestra in due pagine di Ludwig van Beethoven.
In apertura ascoltiamo una delle pagine più dichiaratamente politiche della produzione beethoveniana. Scritta tra il 1809 e il 1810 per Egmont, tragedia di Goethe del 1787, l’Ouverture op. 84 è dedicata al conte di Egmont, nominato da Carlo V governatore delle Fiandre e dell’Arlois, punto di riferimento della resistenza fiamminga contro l’invasore spagnolo.
Beethoven compose la Sinfonia n. 7 in la maggiore, op. 92 tra il 1811 e il 1812 in una stazione termale boema dove sperava di poter contrastare la sordità che lo stava assalendo. La Sinfonia si articola in quattro movimenti: Poco sostenuto, vivace – Allegretto – Presto – Allegro con brio. La domina un sentimento gioioso espresso attraverso soluzioni tanto innovative da scandalizzare parte dei contemporanei. Richard Wagner la definì “l’apoteosi della danza. È la danza nella sua massima essenza, l’azione del corpo tradotta in suoni per così dire ideali”.