Carlo Maria Giulini dirige Claude Debussy

17/01 - 12.40

Carlo Maria Giulini dirige due brani di Claude Debussy – i Tre Notturni e La mer – con la Philharmonia Orchestra in una registrazione del 1962.

I Tre Notturni, scritti nel 1899, formano il primo grande trittico orchestrale di Debussy, che li presentò così: “Il titolo Notturni assume qui un significato più generale e soprattutto più decorativo.  Non si tratta dunque della forma abituale del notturno, ma di tutto ciò che la parola contiene di impressioni e di luci particolari. Nuages: è l’aspetto immutabile del cielo con la lenta e malinconica processione delle nuvole, che termina in una grigia agonia dolcemente tinta di bianco. Fetes: è il movimento, il ritmo danzante dell’atmosfera con bagliori di luce improvvisa, e anche l’episodio di un corteo (visione abbagliante e chimerica) che passa attraverso la festa e vi si confonde. Ma il fondo rimane, ostinato, ed è sempre la festa con la sua mescolanza di musica, di polvere luminosa, che partecipa a un ritmo totale. Sirènes: è il mare e il suo ritmo innumerevole, poi, tra le onde argentate di luna, si ode, ride e passa il canto misterioso delle sirene”.

Dopo il successo dei Notturni, l’accoglienza alla prima de La mer, il 15 ottobre 1905 ai Concerts Lamoureux diretti da Camille Chevillard, fu deludente. Le atmosfere velate e fiabesche dei Notturni lasciavano il posto a una scrittura diurna che evocava il classicismo settecentesco. La struttura è tripartita: De l’aube a midi sur la mer, Jeux de vagues e Dialogue du vent et de la mer. Ma non si tratta di tre bozzetti quanto dei tre movimenti di una sinfonia concepita su un grande arco formale.

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