Concerto del Quartetto Italiano

23/04 - 15.40

Ritroviamo il celebre Quartetto Italiano alla prese con due composizioni molto diverse: il Quartetto n. 15 in la minore op. 132 di Ludwig van Beethoven e il Quartetto in fa maggiore op. 96 “Americano” di Antonín Dvořák.

Scritto nel 1825 come “Canto di ringraziamento” per il superamento di una crisi di salute, il Quartetto n. 15 del grande musicista tedesco si distingue per la complessità della scrittura, che sembra rompere le forme classiche a favore di una spiazzante frammentarietà paratattica.

Scritto nel 1893 mentre dirigeva il National Conservatory di New York, il Quartetto op. 96 conferma l’ispirazione popolare del musicista boemo. Il quartetto viene chiamato “Americano non solo perché Dvořák lo compose negli Stati Uniti ma anche perché ispirato – come la Sinfonia “dal Nuovo Mondo” – dal folclore statunitense.

Unanimemente considerato uno dei quartetti d’archi più importanti del Novecento, il Quartetto Italiano è stato fondato da Paolo Borciani (violino), Elisa Pegreffi (violino), Lionello Forzanti (viola) e Franco Rossi (violoncello), ed è stato attivo dal 1945 al 1980. Forzanti abbandonò la formazione nel 1947 per intraprendere la carriera di direttore d’orchestra. Subentrò al suo posto Piero Farulli fino alla fine degli anni settanta, quando, per problemi di salute, venne sostituito da Dino Asciolla, rimasto fino allo scioglimento del Quartetto.

 

 

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