05/07 - 13.15
La musica di Ernest Chausson è al centro del doppio ascolto che vi proponiamo stamani.
In apertura il Concerto in re maggiore op. 21 per violino, pianoforte e quartetto d’archi nei tempi Deciso, calmo, animato – Siciliana – Grave – Molto animato. Lo eseguono il Quartetto Ysaÿe, Pierre Amoyal al violino e Pascal Rogé al pianoforte.
Chausson scrive il Concerto in re maggiore tra il 1889 e il 1892 per il violinista belga Eugène Ysaÿe (da cui il nome del quartetto francese sciolto nel 2014). Nonostante i dubbi dell’autore, il Concerto incontra i favori del pubblico. Le suggestioni che i sei strumenti riescono a creare tra virtuosismi solistici e momenti d’insieme rivelano un linguaggio sonoro del tutto personale.
A seguire il Poème de l’amour et de la mer, op. 19 nella versione per voce e orchestra con il mezzosoprano Shirley Verrett e l’Orchestra Sinfonica di Torino della Rai. Dirige Gabriele Ferro.
Scritto tra il 1882 e il 1892, il lavoro consiste di due parti separate da un breve interludio orchestrale. Chausson trae i testi da una raccolta di poesie di Maurice Bouchor. Il Poème de l’amour et de la mer è dedicato al musicista Henri Duparc.
Nato a Parigi il 21 gennaio 1855 e morto a Limay il 10 giugno 1899, Ernest Chausson studiò al Conservatorio di Parigi, dove fu allievo di Jules Massenet e di César Franck. Contribuì a far conoscere i musicisti francesi suoi contemporanei quando, segretario della Societé Nationale de Musique per dieci anni, ne programmò le opere. Viene considerato un post-romantico influenzato da Franck e da Wagner. Compose tre opere di cui solo una venne rappresentata. I poemi sinfonici e la sua musica da camera non trovano oggi quasi riscontro in cartellone. È conosciuto soprattutto per il Poema op. 25, presente nel repertorio dei più noti violinisti.