12/09 - 17.33
Questo pomeriggio vi proponiamo due pagine di Samuel Barber dirette da Leonard Slatkin, interprete emblematico del compositore statunitense. Le sue registrazioni con la Saint Louis Symphony Orchestra sono edizioni di riferimento per la capacità di coniugare lirismo e precisione formale, evidenziando sottigliezze timbriche e dinamiche delle partiture di Barber, facendone emergere profondità emozionale e nitidezza strutturale.
Gli esempi che abbiamo scelto oggi per voi sono la Sinfonia n. 1 op. 9 e il Piano concerto op. 38, che ascoltiamo con John Browning al pianoforte.
La Sinfonia n. 1 del 1936 segna l’ingresso ufficiale di Barber nel panorama internazionale. Concepita come un unico movimento in quattro sezioni collegate, questa pagina rivela un linguaggio dal forte lirismo, arricchito da compattezza formale e da un’orchestrazione vigorosa.
Il Concerto per pianoforte op. 38, completato nel 1962 e premiato con il Pulitzer nel 1963, appartiene invece alla piena maturità del compositore. Strutturato nei consueti tre movimenti, alterna un virtuosismo brillante e quasi percussivo a momenti di intenso lirismo, con un equilibrio tra densità orchestrale e scrittura pianistica di ampio respiro.
L’accostamento di queste due partiture mette in luce l’evoluzione dalla compatta energia sinfonica iniziale a un dialogo con le avanguardie che non rinuncia all’immediatezza comunicativa.