Marcelle Meyer suona Esplá e Richard Strauss

10/06 - 21.09

Nata nel 1897 e morta nel 1958, Marcelle Meyer si è dedicata soprattutto alla musica a lei contemporanea. Prima al fianco di Claude Debussy, di cui interpreta per la prima volta i Preludes, dopo la prematura scomparsa del compositore stringe amicizia con il Gruppo dei sei. In particolare si lega artisticamente a Francis Poulenc, di cui esegue la première della Sonata per pianoforte a quattro mani. Trasferitasi a Roma alla fine degli anni ’20 collabora con diversi compositori italiani, tra i quali Luigi Dallapiccola, Goffredo Petrassi e Alfredo Casella. Ma la sua attenzione va anche al passato, alla scoperta di un repertorio barocco allora assai poco frequentato, passando da François Couperin a Jean-Philippe Rameau, da Domenico Scarlatti a Johann Sebastian Bach, per arrivare fino a Mozart e Schubert.

Oggi la ascoltiamo in due brani di compositori a lei contemporanei di diversa provenienza geografica. In apertura troviamo la Sonata del Sud per pianoforte e orchestra dello spagnolo Oscar Esplá, per l’occasione anche sul podio dell’Orchestra Nazionale di Spagna. A seguire Burleske per pianoforte e orchestra in re minore del tedesco Richard Strauss con l’Orchestra della Società dei Concerti del Conservatorio diretta da André Cluytens. Scritto nel 1886, questo pezzo giovanile nacque per Hans von Bülow, allora direttore dell’orchestra del Duca di Meiningen, dove si esibiva anche come pianista. Ma Bülow lo giudicò ineseguibile, e Strauss lo mise da parte. Quattro anni dopo Eugène d’Albert lo eseguì allo Stadttheater di Eisenach, con l’autore sul podio.

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