13/03 - 18.40
Oggi pomeriggio vi proponiamo un breve viaggio alla scoperta della musica per arpa dal ‘700 al ‘900, da Wagenseil a Debussy.
Cominciamo proprio da quest’ultimo, che nel 1904 scrive una Danza sacra e una Danza profana per arpa e orchestra d’archi su richiesta della casa di strumenti Pleyel. La Pleyel aveva lanciato sul mercato un nuovo modello d’arpa, detto “cromatico” perché utilizzava una corda per ogni semitono al posto del meccanismo del pedale. Il Conservatorio di Bruxelles introdusse una cattedra per l’insegnamento di questo strumento. E proprio per il concorso a questa cattedra Debussy concepì la partitura. Ma la fortuna dell’arpa cromatica è durata poco e le due Danze sono ora eseguite sull’arpa diatonica. Le ascoltiamo nell’esecuzione di Ossian Ellis con l’Academy of St. Martin-in-the-Fields, diretta da Neville Marriner.
Facciamo poi un salto indietro al Concerto per arpa e orchestra in sol maggiore di Georg Christoph Wagenseil, compositore per la corte imperiale degli Asburgo dal 1739 fino alla morte nel 1777. Siamo invece nell’800 con le Variazioni per arpa op. 36 su un tema di Méhul composte da Louis Spohr per la moglie Dorette Scheidler tra il 1807 e il 1808. Questi ultimi due brani suono eseguiti da Nicanor Zabaleta con l’Orchestra da camera di Paul Kuentz.