Ritratto di Antonio Bacchelli

30/04 - 22.17

In seconda serata dedichiamo un ritratto al pianista Antonio Bacchelli, prematuramente scomparso nel 1986 in seguito a un incidente stradale. Il musicista livornese aveva quarantadue anni. Vincitore di concorsi nazionali e internazionali, fra gli altri quelli di Ginevra e Barcellona, era stato allievo di Franco Ferrara all’Accademia Chigiana di Siena. Docente di pianoforte al Conservatorio Cherubini di Firenze, Bacchelli aveva inciso l’opera omnia di Stravinskij in prima registrazione mondiale. Si dedicava anche alla direzione d’orchestra e alla musica da camera, spesso in duo e in trio.

Apriamo il nostro ritratto con il Concerto per pianoforte n. 1 in re bemolle maggiore op. 10 di Prokof’ev con i Nurnberger Symphoniker diretti da Wolfgang Schmid. A seguire due pagine per pianoforte solo dell’amato Stravinskij: la Sonata per pianoforte in fa diesis minore e i Trois mouvements de Petrouchka. È poi la volta di due compositori italiani tra Otto e Novecento: Ruggero Lolini con i suoi Frammenti per pianoforte e due brani di Giuseppe Martucci. Si tratta delle Due romanze per violoncello e pianoforte op. 72 con Arturo Bonucci al violoncello e della Melodia violino e pianoforte con Rodolfo Bonucci al violino. In chiusura ancora Stravinskij con i Quatre Etudes op. 7 per pianoforte solo. 

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