01/11 - 18.40
Alla vigilia del giorno dedicato alla commemorazione dei defunti ascoltiamo le sinfonie funebri di Joseph Martin Kraus e di Hector Berlioz.
Del compositore tedesco, detto il Mozart di Odenwald, ascoltiamo la Sinfonia funebre in do minore per i funerali di Gustavo III re di Svezia con Werner Ehrhardt alla guida del Concerto Köln. Nato a Miltenberg nel 1756, Kraus si trasferisce in Svezia nel 1778 e vi conquista il successo con l’opera Proserpina nel 1781. Grazie a questo Kraus ottiene la nomina a maestro di cappella e uno stipendio annuo di 300 ducati dal re Gustavo III. Nel 1787 viene nominato Ordinare Capellmästare e direttore dell’Accademia musicale reale. Nel marzo del 1792, durante un ballo in maschera, Gustavo III viene ferito in un attentato e muore pochi giorni dopo. L’ultima opera di Kraus è la Sinfonia per le esequie del re. Nel dicembre 1792 anche il compositore muore a Stoccolma di tubercolosi.
A seguire la Symphonie funèbre et triomphale di Hector Berlioz nell’esecuzione del Coro e dell’Orchestra sinfonica di Montréal diretti da Charles Dutoit. Berlioz la compose su commissione del governo durante la monarchia di Luigi Filippo per le celebrazioni del decimo anniversario della rivoluzione del 1830, in occasione della traslazione delle salme dei caduti a piazza della Bastiglia. Nella stesura di questa partitura Berlioz ha utilizzato brani tratti dall’opera Les Francs Juges e dalla sinfonia militare Le retour de l’Armée d’Italie. La sinfonia è articolata in tre tempi: Marche funèbre (Moderato un poco lento), Oraison funèbre (Adagio non tanto) e Apothéose (Allegro non troppo e pomposo).