Si intitola Mozart, ovvero Del sublime la quarta puntata di Tutto lo splendore della musica strumentale, il nuovo ciclo curato da Marco Mangani in onda ogni lunedì alle 18.40.
Il sublime, un’idea di genio già tutta illuminista, è oggetto privilegiato della sinfonia: lo scrive nel 1774 il teorico Abraham Peter Schulz, parlando di “splendore”. Il Settecento lo sa accostare con disinvoltura al semplice e persino al triviale – accanto ai grandi, faremo la conoscenza del fiammingo van Maldere. Espresso attraverso gesti sonori ben riconoscibili, dal solenne allo spaventoso, il sublime si affida soprattutto all’arte della fuga. Questa, da motore della composizione, è divenuta ormai un “vocabolo” che significa “dotto”, “elevato” e, appunto, “sublime”.