Negli Anni Venti il panorama – relativamente al concerto pianistico tende adesso ad allargarsi e a diventare più vario nello stile e nei linguaggi. In Francia hanno un ruolo marginale, ma comunque interessante, i lavori di Albert Roussel e di Reynaldo Hahn. Due sono i nomi di prima grandezza che vengono ad arricchire il repertorio del ‘900. Il primo è Maurice Ravel, sempre in Francia, con il geniale Concerto in sol. L’altro è Béla Bartók, in Ungheria, con il suo Primo Concerto, nel quale lo strumento a tastiera assume tratti timbrici e ritmici violentemente innovativi.